Béchamel di Cipolle e Funghi Essiccati
Buongiorno a tutti, in questo lunedì piovoso e tristanzuolo, che purtroppo continua a minacciare acqua dall’alto del cielo nuvoloso e dal basso dei fiumi ormai a livello di esondazione.
Noi, che di mestiere le cose le asciughiamo, ci sentiamo abbastanza interdetti e contrariati di fronte a questo apparentemente inarrestabile mare di fango che minaccia le nostre case un anno sì e l’altro anche, dalla Liguria al Veneto, dalla Toscana all’Emilia Romagna.
Ci chiediamo se sia veramente impossibile fare qualcosa, prevenire, dragare fiumi, mettere in sicurezza le nostre città. A quanto pare l’unica cura sono i sacchi di sabbia, le passerelle sopraelevate e lo svuotamento di cantine, garage e taverne. Mah…
Consoliamoci pensando a qualcosa di asciutto e croccante, qualcosa che scaldi le ossa e faccia venir voglia di apparecchiare la tavola.
Prima di lasciarvi alla ricetta di oggi, però, vi segnaliamo un importante Save the Date:
GIOVEDI’ 15 NOVEMBRE 2012 ORE 20.30 presso il
Centro Frazionale di Montebelluna, in via Ferratine 7
si terrà una serata interamente DEDICATA ALL’ESSICCAZIONE
Questo primo appuntamento, aperto a tutti coloro che abbiano preso parte ad una precedente serie di incontri nell’ambito del percorso di Igiene ed Alimentazione Naturale e Nutrizione Superiore, potrà essere ripetuto con accesso libero a quanti vogliano scoprire e toccare con mano i vantaggi e gli utilizzi dell’essiccazione domestica.
Ma passiamo in cucina…
Quella di oggi è una proposta squisitamente francese. Lo si intuisce dal nome e, se vogliamo, anche un po’ dall’accostamento, ma vi confermiamo che l’ispirazione arriva dritta dritta dal nostro amico d’oltralpe, Tom Press.
Iniziamo dall’abc, come essiccare correttamente le cipolle.
Essiccare le Cipolle:
Le cipolle sono un ottimo prodotto per l’essiccazione e si prestano a mille utilizzi in cucina (qualcuno lo abbiamo già scoperto da questo blog, ricordate per esempio i preparati granulari per brodo?!). Perfette anche senza reidratazione per insaporire zuppe, insalate o piatti cotti: è sufficiente calcolare la metà di cipolla secca rispetto alla dose di cipolla fresca prevista dalla ricetta.
Per non parlare degli amanti delle grigliate: provate a piazzarle sulla piastra bollente… mmmh! Una vera raffinatezza!
Quante volte vi sarà capitato poi di lasciarle in dispensa troppo a lungo e scoprirle piene di tenerissimi rametti che fanno capolino? Se le vostre cipolle cominciano a germogliare, è ora di infilarle nell’essiccatore: mondatele e tagliatele finemente, possibilmente a rondelle o a cubetti di circa 3/5 mm di lato, quindi disponetele sui cestelli e seccatele a 50 gradi finchè non siano croccanti (possono servire dalle 12 alle 24 ore).
Rigirate i pezzi ed essiccate per altre 8 ore.
No, come si essiccano i funghi (altro ingrediente della ricetta di oggi) ci rifiutiamo di spiegarvelo. E che diamine, ormai l’abc dovrebbe esservi entrato in testa, o no?! 😉
Quindi passiamo direttamente alla nostra ricetta.
Ingredienti per sei persone:
- 500 ml di acqua bollente
- 250 g di cipolla essiccata
- 65 g di funghi secchi
- 60 g burro
- 2 cucchiai di farina
- 25 ml di latte
- mezzo cucchiaino di sale
- 125 g di cipolla essiccata
- 2 cucchiai di formaggio
Procedimento:
Versate l’acqua bollente sui 250 g di cipolla e sui funghi e lasciate in ammollo per 45 minuti.
Nel frattempo fate fondere metà del burro in una casseruola, aggiungete quindi la farina e progressivamente il latte. Unite poi il sale e fate cucinare mescolando di continuo finchè l’insieme sia ben omogeneo e denso.
Aggiungete le cipolle e i funghi fatti rinvenire e ben sgocciolati e versate il tutto in una pirofila da forno. Quindi fate fondere il resto del burro, aggiungete 125 ml di cipolle secche non reidratate e il formaggio e versate il tutto nella pirofila, sopra cipolle e funghi precedentemente preparati.
Fate cuocere in forno a 180 gradi finchè la béchamel sobbolla e sia leggermente dorata (occorreranno circa 20-25 minuti).
Bon appétit!
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
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