Polveri Essiccate di Spinaci e Pomodoro
Oggi siamo generosi (ok, ci stiamo prendendo i meriti di qualcun altro…) e pubblichiamo non una ma ben due ricette diverse.
Spieghiamo meglio: abbiamo deciso per chiarezza e versatilità di dividere in due un super post di Mamma Papera – Alessandra, che se n’è inventata un’altra delle sue.
Non essendo capace di starsene con le mani in mano nè tantomeno di cucinare cose usuali e, se vogliamo, banali, Ale si è data agli esperimenti, questa volta allo scopo dichiarato di venire a capo di un problema che la assilla da tempo: la colorazione degli impasti.
Giacché, per dirla con parole sue, aveva in mente non solo la ricetta che seguirà (curiosi, eh?!) ma anche impasti lievitati, per i quali ogni volta le si presentava il problema di ricalcolare liquidi e solidi, essiccatore alla mano, ha voluto provare vedere di risolvere la faccenda una volta per tutte.
Scopriamo come ci è riuscita, nel prossimo post vi faremo vedere anche il risultato finale, la ricetta vera e propria, quella commestibile, realizzata con l’aiuto delle polverine magiche qui sopra.
Ma visto che queste le possiamo usare per mille altre idee, le teniamo separate e vi spieghiamo qui di seguito come ottenerle.
Ingredienti:
- 500 gr di spinaci freschi
- concentrato di pomodoro
Procedimento
Lavate 500 gr di spinaci freschi, scolateli e asciugateli bene, disponeteli ben allargati nei cestelli e fate essiccare a 40° per 12 ore muovendo di tanto in tanto, per esempio con il programma P3 – Biocrudista o con i T3 – 40°.
Quando saranno secchi, passateli nel robot con due cucchiai di farina fino ad ottenere una polvere fine che passerete al setaccio per eliminare eventuali residui.
Ricoprite il cestello con carta forno, su cui spalmerete molto bene il concentrato di pomodoro (senza superare qualche millimetro di spessore) e mettete ad essiccare a 60° per circa 20 ore.
Staccate quindi delicatamente il “foglio” di concentrato dalla carta forno e giratelo, continuate a girare di tanto in tanto e quando è quasi completamente secco, tagliate con una forbice e rimettete in essiccatore così che si essicchi in modo uniforme. Il procedimento richiederà complessivamente circa 30 ore.
Quando il concentrato sarà perfettamente essiccato, passatelo al robot con due cucchiai di farina, polverizzate bene e passate al setaccio.
I procedimenti (come da foto) possono essere eseguiti contemporaneamente con un essiccatore a flusso orizzontale: disponete senza problemi sia gli spinaci che i fogli di passata di pomodoro su diversi cestelli e accendete l’essiccatore, badando di seguire tempi e istruzioni dedicate a ciascuno dei due prodotti: con questa modalità, la passata richiederà una manciata di ore aggiuntive per raggiungere il perfetto grado di essiccazione, venendo trattata a temperature inferiori.
Per minimizzare il problema, stendetene uno strato più sottile e tagliatelo appena possibile: maggiore è l’area investita dal flusso di aria calda, minore sarà il tempo di evaporazione dell’acqua!
ATTENZIONE:
Questa possibilità decade se avete a disposizione solamente un essiccatore a flusso verticale (scopri qui le differenze). In questo caso, profumi ed aromi si mescoleranno inevitabilmente e i prodotti disposti sui ripiani inferiori tenderanno a bloccare il flusso d’aria verso quelli superiori. Inoltre la carta forno impedirà all’aria di circolare correttamente e di essiccare il contenuto del cestello.
Entrambe le polveri acquistano maggior consistenza e duttilità se mescolate alla farina, come da istruzioni, ma se lo preferite potete eliminare questo ingrediente. Il risultato sarà comunque ottimo.
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
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il tuo post è più bello del mio 😀 io scrivo sempre di fretta con i bambini ce mi tirano la maglia :PPPPPP
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Abbiamo solamente aggiunto qualche consiglio di essiccazione in fondo, speriamo torni utile anche a te, nonostante ci sembri ormai che, in quanto ad uso del Biosec, l’allieva abbia già superato i… produttori da mo’! 😉