Essiccando con… Sara Cargnello
Siamo tornati da Londra!
Ok, non vi frega nulla, voi volete ascoltare dalle parole di Sara come sfruttare al meglio l’essiccatore e state direttamente saltando l’introduzione dello staff.
Va bene, ma permetteteci di spendere due parole per presentarvi la nostra guest star del mese.
Per l’appuntamento di aprile con l’intervista ad un pazzo Biosec addicted abbiamo scelto la protagonista del prossimo corso di cucina crudista, in calendario all’Università del Gusto di Creazzo la sera di mercoledì 8 maggio.
Prima in Italia ad aprire un sito dedicato a questo particolare tipo di alimentazione, che segue da oltre 20 anni (dapprima vegetariana, poi vegana, infine crudista quasi esclusiva), Sara raccoglie in sè una serie di qualità che ad elencarle si potrebbe risultare falsi e un po’ lecchini.
Ma correremo questo rischio: è solare, è dolce, è determinata, è molto preparata, è umile, è disponibile, è sempre sorridente, è creativa, è fantasiosa, è elastica, è open minded, non è – ed è importante quasi quanto l’è – rigida, estremista, chiusa nei confronti di chi non la pensa come lei.
Tanto per finire la lista di cose che è, Sara è incidentalmente laureata in Scienze Ambientali e specializzata in Educazione Ambientale, ha fatto per anni l’Educatrice Ambientale per bambini e la Guida Naturalistica e poi è tornata sui libri per studiare Nutrizione Olistica grazie ad un corso triennale di naturopatia.
Vi piace il personaggio?
Bè, allora non lasciatevi sfuggire l’occasione di conoscerla personalmente e farle tutte le domande che volete: sono ancora disponibili tre posti al corso di maggio, approfittatene!
Tauro: Come hai scoperto l’essiccatore?
Sara: Io e l’essiccatore siamo in una relazione di coppia stabile oramai da parecchi anni. Il mio primo utilizzo risale al 2003, me lo fece conoscere un amico britannico crudista già da alcuni anni. Per me, che ero una novellina, fu la scoperta di un universo nuovo e straordinario! Ricordo che all’inizio essiccavo ogni cosa, anche la più improbabile, giusto per vedere cosa ne sarebbe risultato.
T: Perché l’essiccazione è importante nella tua scelta di alimentazione?
S: La mia dieta è prevalentemente crudista, pertanto l’essiccatore per noi “veganiani” si sa che è come il forno per le persone umane. Certamente si può vivere senza, ma quanto gusto in meno! L’essiccatore rappresenta la straordinaria possibilità di impiegare tutta la mia creatività quando ne sento la necessità.
T: Come utilizzi normalmente l’essiccatore?
S: Probabilmente i prodotti che preparo più di frequente sono i crackers e il pane esseno crudista, perché accompagnano egregiamente le mie insalate e regalano enorme soddisfazione!
T: Qual è la miglior ricetta mai realizzata con il tuo essiccatore?
S: A giudicare dal successo ottenuto, forse direi i miei natalizi Biscrudi 🙂
T: A chi consiglieresti l’essiccatore?
S: Diciamo a chi NON lo consiglierei: esclusivamente a quelle persone che non amano la cucina e vivono di fast food. Per tutti gli altri, salutisti o buongustai, trovo che sia un elettrodomestico straordinario per realizzare in casa tante preparazioni che solitamente possiamo solamente acquistare. Lo consiglio poi per chi ha bambini e vuole offrire loro una alimentazione sana e sicura. Merendine, frutta secca, muesli per la colazione… se li prepariamo in casa sappiamo come sono fatti!
T: Qual è, a tuo parere, il punto di forza di Biosec?
S: Come raccontavo sopra, il mio primo essiccatore lo scoprii nel 2003. Ma si trattava di un aggeggio tondo, scomodo e con una resistenza in basso che scaldava solo i primi due ripiani. Un incubo, eppure mi sembrava straordinario. Quando investii nel mio primo Biosec tre anni dopo rimasi entusiasta della sua efficienza: la ventola laterale finalmente mi permetteva di essiccare alla grande in meno tempo, con ottimi risultati ed in modo perfetto ed uniforme. Una rivoluzione.
T: Ci dai un consiglio per migliorarlo?
S: Beh…avevo pensato alla possibilità di programmare le temperature, ma poi le avete realizzate prima che potessi suggerirlo! Ora l’unica cosa che mi viene in mente sono dei fogli inaderenti da posizionare sui cestelli che non facciano colare i prodotti più liquidi…ma so che arriveranno anche questi 🙂
T: Fatti una domanda e datti una risposta!
S: Da ecologista convinta quale io sono mi chiedo: l’essiccazione può rendere il pianeta un posto migliore?
Ma chiaro che sì!!
L’essiccatore è una benedizione per chi ama l’autoproduzione (potrebbe essere un nuovo slogan 🙂 ) ?
E’ un consiglio per tutti gli ecologisti impegnati in progetti di decrescita: vogliamo mettere quanto sia più bello ed ecologico realizzare in casa il nostro dado? Oppure poter ridurre gli sprechi essiccando frutta e verdure troppo mature? Non serve essere crudisti per necessitare di un essiccatore e le ricette di questo sito ne sono la dimostrazione. E poi, si sa, le idee sono come le ciliegie, una tira l’altra e chissà quante altre invenzioni geniali verranno stimolate dalla condivisione di esperimenti su questo spazio popolato da menti creative 🙂
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
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Condivido totalmente Sara e spero come lei che presto arrivino i fogli antiaderenti per evitare la carta forno.
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