Cialda di Mais e Peperoni
Questo era il simpatico nome che abbiamo pensato di dare al corso tenuto per noi dallo chef Igles Corelli a maggio.
Avete già avuto modo di scoprire dalle pagine del blog la sua tecnica di soffiatura, una vera sorpresa per noi, ma anche un procedimento originale, divertente, che vi permetterà di stupire ospiti e amici.
Il grosso della lezione del maestro si è effettivamente incentrata sulle polveri, che tra i professionisti dell’alta cucina sembrano godere di elevatissima considerazione e vengono utilizzate a partire dagli alimenti più impensati e nelle preparazioni più curiose.
Oggi iniziamo con una ricetta facile nella realizzazione e nell’uso, che siamo certi non vi lascerà delusi: anche in questo caso pare un po’ la scoperta dell’acqua calda, ma i geni come Igles ci sono per questo, no? Avete presente i tacos messicani? Cialde di polenta croccante, ovviamente. Ecco come realizzarle in casa, con semplicità e senza distruggere la cucina, ma con il tocco in più del maestro. E chiaramente con l’essiccatore prima (per preparare la polvere di peperone) e dopo (per essiccare le cialde).
Domanda: ora che conoscete la legge del bilanciamento morbido-croccante, in quale ricetta utilizzereste queste delizie? Dove le aggiungereste per regalare una consistenza inaspettata sotto i denti? Sbizzarritevi, i commenti qui sotto sono tutti vostri.
Ah, e non dimenticate di votare la ricetta!
Ingredienti:
- 70 g di polenta di mais
- 30 g di polvere di peperoni essiccati
- 3 dl di acqua
- sale q.b.
- carta forno
Procedimento:
Prima di tutto procediamo all’essiccazione dei peperoni: tagliati a striscioline sottili e disposti nei cestelli, lasciamoli andare per tutta la notte con programma P1 e poi per altre due o tre ore con P4, in modo da renderli croccanti e facili da triturare. Ovviamente, se lo preferite, potete optare per meno ore (anche solo 6/8) col programma P4, ma chiaramente la qualità finale del prodotto risulterà leggermente inferiore.
Passiamo quindi i peperoni essiccati nel frullatore per ottenere una polvere sottile (ce l’aveva già insegnato Mamma Papera, ricordate?).
Portiamo ad ebollizione l’acqua e facciamo cuocere la polenta per circa 40 minuti (è ammessa anche la polenta istantanea, se avete fretta, ma poi non ci lamentiamo che non è la stessa cosa 😉 ). Fuori dal fuoco aggiungiamo la polvere disidratata ed incorporiamola bene.
Ungiamo ora con cura due fogli di carta forno, poniamo al centro un cucchiaio di polenta, copriamo con l’altro foglio unto e stendiamola finemente, eventualmente anche con l’aiuto di un matterello.
Disponiamo la polenta così lavorata nell’essiccatore, impostando la temperatura a 50° C fino a completa asciugatura.
Niente paura se lì per lì non sembrerà croccante, è del tutto normale, è colpa del calore: attendiamo qualche minuto che si raffreddi leggermente e… crock!
Va da sè che la ricetta è realizzabile con risultati deliziosi anche con qualunque altra farina il vostro gusto – e la stagione in corso – vi suggerisca. Vogliamo immaginare la cialda di polenta ai funghi in settembre? O quella di pomodoro in luglio? Allora sotto con la fantasia!
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Maestra, ho una domanda!
Dopo che ho spianato la polenta tra due fogli di carta da forno, devo levare quello superiore o lascio la cialda coperta mentre essicca?
E fa brutto se poi me la sgranocchio così come sta, in barba alla legge del contrappasso?
tutto in essiccatore, che sennò strappi via la polentina. E no, Larry, per amor del cielo, prova per una volta a riutilizzare quello che prepari senza sgranocchiartelo mentre lo fai 😛
Dai su, un suggerimento per riutilizzare le cialdine??
non vedo l’ora di provarla !!!!
ma a che punto la si taglia a triangolini? a cottura ultimata?
niente sale??
per rispondere alla domanda: si potrebbe lasciarla un pò più spessa e tagliarla a quadrotti da mettere all’ultimo momento nel minestrone o nelle vellutate per dare una nota croccante e pò più gustosa al posto dei soliti crostini di pane (proverò quest’inverno)
e farne una versione dolce ??? (c’è chi mangia la polenta dolce fritta) …..
ho bisogno di ferie per fare tutte queste prove 🙂
Uh ma che splendido entusiasmo!!! 😀 <3
Grazie Cristina! Se fa esperimenti, fotografi tutto e ci tenga aggiornati!
La foto è indicativa, in realtà vengono pezzi meno precisi, la si spezza un po' come viene una volta secca.
Bellissime le idee per utilizzarla e anche per realizzare altre varianti! Grande!
Salve, sto utilizzando per la prima volta l’essiccatore tentando di fare queste chips. Ma.. Più o meno per quanto tempo saranno pronte?
Grazie mille
Restano buone per mesi e mesi, anche per anni, ma conviene ripassale una mezz’ora nell’essiccatore per garantire la croccantezza della prima volta 😉
Buon esperimento!
Rosanna 10 maggio 2016
Mi hanno regalato L essicatore ( a furia di chiederlo ) D S Y 500 e sembra da quello che leggo un po’ diverso non vedo l ora di provare poi vi dico tutto ????
Buongiorno, purtroppo ci sembra di capire che si sia dotata di un essiccatore tondo a flusso verticale, meccanicamnete molto diverso da quelli prodotti da noi, che sono made in Italy ed esclusivamente a flusso orizzontale (legga qui se ha bisogno di maggiori dettagli: https://www.essiccare.com/2012/04/06/orizzontale-o-verticale-il-dilemma-dei-flussi-daria/). Purtroppo la grande differenza che intercorre tra queste due tipologie di essiccatore rende molto difficile coordinarsi quanto a istruzioni, tempistiche, preparazioni ecc.
In ogni caso buona essiccazione e buoni esperimenti!
[…] Non sono, tra le verdure essiccate (mi riferisco ai peperoni dolci), i miei preferiti, però mi piace metterne via un po’, per usi diversi. Per contro mi piace il sale, monotematico, ai peperoni essiccati, e in genere lo faccio coi peperoni rossi, per via del piacevole colore. E sono ottimi per aromatizzare le meravigliose cialdine di polenta. […]
I fogli di carta forno si lasciano entrambi ?
Buongiorno! No, lasci solo quello sottostante… anzi se riesce provi a staccare anche quello dopo un po’ dall’inizio del ciclo di essiccazione! Un saluto!