Raw Sushi Dolce Croccante – #lhoessiccatoio
Dite la verità, chi non ha mangiato almeno una volta in un ristorante cinese o giapponese?
Trascinati da amici e parenti o dalla vostra curiosità, scommettiamo che avete assaggiato qualcosa, vero?
Sebbene sia un piatto tipicamente giapponese, ormai il sushi si trova dappertutto, perfino nei supermercati più forniti.
Quello che vi presentiamo oggi ha però ben tre caratteristiche particolari: è Made in Italy, non lo troverete in nessun ristorante. E soprattutto è crudista!
Questa ricetta di raw sushi dolce croccante è stata ideata da Paolo Favullo. Eh sì, ancora una volta il nostro amico ci ha sorpresi con uno dei suoi piatti sbalorditivi e per questo lo ringraziamo davvero un sacco. 😉
Ingredienti:
- Semi di lino
- Mandorle
- Nocciole
- Bacche goji
- Datteri
- Pasta di datteri
Procedimento:
Pasta di datteri
Ammollate per una notte 500gr di datteri con o senza nocciolo. Se con nocciolo, denocciolateli dopo l’ammollo (risulterà più facile).
Scolate l’acqua di ammollo, pesatela e compensatela con acqua naturale fino a raggiungere 300ml.
Unite in un blender, robot o minipimer datteri ed acqua e frullate, fino a raggiungere la consistenza di una crema. La pasta di datteri potete conservarla in frigo in un barattolo di vetro fino a 2 settimane.
Sushi Dolce
Ammollate per una notte i semi di lino e unite il mattino successivo gli stessi a mandorle, nocciole, bacche goji, datteri e pasta di datteri.
Gestite in autonomia le quantità della pasta di datteri per raggiungere la dolcezza che preferite.
Essiccate con programma P3 (crudista) per 15 ore.
Passate le 15 ore, verificate la compattezza della base.
Se riuscite a staccarla, iniziate a intagliare delle striscioline di 3/3,5 cm, aiutandovi con le forbici.
Tali striscioline devono essere modellate a forma di cannolo. Usate le dita, un cilindro per cannoli o quello che vi torna più utile.
La parte umida del composto va posta all’esterno, pressando la congiunzione dei due lembi per unirli e formate il cilindro. Adesso essiccate nuovamente, sempre con lo stesso programma, avendo cura di spostare i cilindri di tanto in tanto (diciamo ogni 6 ore), in modo che l’aria possa circolare correttamente e uniformare l’essiccazione. Tale operazione va ripetuta almeno 3 volte per un totale di altre 18 ore, ma possono arrivare anche a 24 (in tal caso diventano 4 spostamenti).
Alla fine avrete i vostri cilindri pronti.
Con l’ausilio di una sac à poche, riempite i cilindri con la pasta di datteri e guarnite in cima con una mandorla spellata.
Questa è la seconda ricetta che entra a far parte della nostra sezione Facebook e Twitter #lhoessiccatoio, e voi che aspettate a scriverci le vostre?!
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Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
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Bel post, mi piace! 🙂
Grazie anche e soprattutto da parte dell’autore! 😀
Paolo è una vera sorpresa!
Grazie a te, se ti va potremmo seguirci a vicenda 🙂
E’ proprio fantastica !!! da provare sicuramente!