(pseudo)Canditi di Frutta Essiccata
La pazza di casa ha sfornato un’altra delle sue ideone.
Per chi ci seguisse da poco tempo, Larry è una fan di Biosec ormai da moltissimi anni, da quando (come leggerete voi stessi tra poco) si dilettava a seccare qui e là, un po’ per prova un po’ per divertimento, con il vecchio modello non elettronico, da lei affettuosamente ribattezzato BiDo. E tutto sommato se la cavava anche bene.
Non s’è evoluta un granché da allora, predilige il porcellino del programma Economy perché è così carino oppure si lancia sul P1 “che tanto va bene per tutto”. Famosa per le sue realizzazioni non convenzionali – è quella che se deve cucinare una pasta alla carbonara non ha in casa né uova né pancetta, guanciale o affini, ma soprattutto ha finito gli spaghetti e pure le mezze penne – ha il suo punto di forza nella rivisitazione creativa delle ricette più classiche, cui regala sempre un tocco di personalità ed originalità imprevisto.
Non vincerà la nostra piccola competition interna finendo sulle pagine patinate delle riviste di cucina per le sue foto superlative, ma anche se non guadagna l’hashtag #collezionebiosec siamo onorati di averla tra i partecipanti della selezione #lhoessiccatoio.
E voi cosa aspettate? Mandateci i vostri capolavori!
Oggi con Larry, che fra le altre cose, quasi ci scordavamo di ricordarvelo, gestisce un adorabile, esilarante blog arancione (leggetela leggetela leggetela, è un rarissimo esemplare di italiana che sa ancora come si scrive nella nostra amata lingua!) scopriamo una versione light, gustosa e – manco a dirlo – spiazzante del classico candito. Si va!
Mmm… i canditi! Croce e delizia della pasticceria.
Delizia, perché sono dolci, colorati e profumati, perfetti per aggiungere ai dolci il loro gusto inconfondibile.
Croce, perché non a tutti piacciono e la tentazione di chi prepara dolci in casa è di eliminarli dalle ricette, per andare incontro ai gusti dei propri ospiti, rinunciando, però, a un ingrediente caratterizzante. E poi… sono dolci: buoni, ok, ma veri proiettili di zucchero e calorie!
Io, allora, al posto dei canditi, uso gli pseudocanditi, che preparo in casa con l’essiccatore, usando solo frutta.
In pratica, la cosa più elaborata da fare è mondare e tagliare la frutta 😉
Ecco come si fanno.
Ingredienti:
- frutta a piacere
- un essiccatore
Procedimento:
È fondamentale selezionare frutti maturi e saporiti.
Di solito, la frutta biologica è una garanzia, meglio se a chilometro zero, perché più fresca e ricca di nutrienti e gusto (tralasciamo volutamente l’aspetto sociale).
Ovviamente ciascuno userà la frutta che preferisce, ma per un risultato assicurato è importante:
– includere frutti dolci, come fragole, ciliegie e albicocche
– variare almeno un po’ i colori, mettendo un po’ di verdi kiwi e di giallo ananas, anche se sono un po’ aciduli
Dopo aver lavato, sbucciato e denocciolato la frutta, non resta che farla a pezzi piccoli e regolari.
Essiccando, i cubetti di frutta si ridurranno di volume, quindi sarà sufficiente non superare la misura di 7/8 millimetri di lato
A questo punto, si trasferiscono i dadini di frutta nei cassetti del nostro Biosec, foderati con i fogli di DrySilk.
Avviamo il programma P1 – automatico o P6 – economy (il mio preferito, per via del disegno sul pannellino dei comandi 😉 ) e andiamo a spasso – o a stirare, mica ci si può sempre divertire! – in attesa che la frutta sia essiccata.
Affinché il procedimento sia più efficiente, dopo qualche ora (almeno quattro) si può rivoltare la frutta, per essiccarla sull’altro lato.
Il tempo di essiccazione varia a seconda delle dimensioni dei pezzetti di frutta e dalla quantità di acqua che essa contiene.
Quella che vedete nelle mie foto si è essiccata in 26 ore totali.
A processo ultimato, trasferite i dadini colorati in contenitori a chiusura ermetica (meglio vasi di vetro). Potete conservarli già mischiati o, se lo spazio nella vostra dispensa ve lo consente, in contenitori separati, in modo da poter, in futuro, attingere da ciascuno, a seconda di quali gusti e colori siano più adatti alla ricetta che starete preparando.
Da tenere presente:
- Io – che mi trovavo benissimo anche con il vecchio Biosec “monomarcia” – tendo spesso a usare ancora programmi poco specifici, ma per essiccare la frutta in pezzi così piccoli è perfetto anche il programma P2. Chi segue una dieta crudista, inoltre, potrà essiccare la frutta con gli appositi programmi a temperatura controllata.
- Se i pezzetti di frutta non sono disposti sul DrySilk perfettamente separati (non lo saranno mai: siamo cuochi, mica giardinieri zen!), vi ritroverete con delle “cialde” di frutta. Spezzatele solo al termine del processo, è molto più pratico girare un pezzo unico, anziché decine di bocconcini!
- Come si evince dalle quantità contenute, le foto che vedete sono state fatte apposta a scopo illustrativo per questo post e volevano mostrare un po’ di varietà di frutta che è possibile utilizzare. È più semplice essiccare – in quantità maggiori – uno o due tipi di frutti per volta, con tempi di essiccazione omogenei.
- Le ciliegie sono le più antipatiche da essiccare, perché la loro buccia impermeabile le rende un… piccolo ostico! Bisogna fare un po’ d’attenzione a disporle sempre con la polpa verso l’alto, come si fa con le albicocche tagliate a metà (essiccare le albicocche a dadini, invece, è un gioco da ragazzi).
- Se fate un’ “inessiccatorata” (se esiste il sostantivo “infornata”, deve esistere anche “inessicatorata”) di sole ciliegie, potete rimuovere il Drysilk quando il succo sarà asciutto e lasciarle essiccare completamente sui cestelli. Qualche pezzetto molto piccolo cadrà giù dai fori, ma lo recupererete facilmente.
Avvertenze:
Non assaggiate gli pseudocanditi prima di metterli nei contenitori per la conservazione, né tantomeno durante il processo di essiccazione: sono buonissimi e irresistibili. Correte seriamente il rischio di farli fuori tutti sgranocchiandoli a manciate, ritrovandovi sprovvisti per le vostre ricette!
Larry
—
Ricette che, voi non lo sapete ma noi sì, arrivano a breve su queste pagine 😉
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
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[…] una chicca di Larrycette (che no, stavolta non vi presenteremo, altrimenti si monta la testa), gli pseudocanditi essiccati, un’idea originale (per non dire folle, come chi l’ha avuta) e dietetica per guarnire, […]
[…] alla fine del pasto. Oltretutto, ho imparato da poco a farli, sono ancora una specie di novità. La ricetta degli pseudocanditi è su essiccare.com (quelli che mi chiamano “la pazza di casa”, chissà […]