Freezer Bag Cooking
Fabio torna tra le pagine del nostro blog con una delle sue “ricette in movimento”, preparazioni sono sempre più comode e pensate per mangiar bene risparmiando tempo e fatica, da dedicare invece all’avventura! Andiamo a leggere insieme cos’ha in serbo per noi oggi 🙂
—
Questo è un articolo che avevo in mente da un po’ e che vi sembrerà sorprendente.
In effetti non ci credevo neanche io, prima.
Eppure è possibile, durante il campeggio, prepararsi la cena direttamente in un sacchetto per alimenti. Senza sporcare il pentolino, né niente. In maniera facile e comoda. E soprattutto ottenendo delle cenette deliziose!
Cos’è il Freezer Bag Cooking, in poche parole
Molto semplicemente, si tratta di reidratare le proprie vivande, per restituir loro il sapore e la consistenza originali, direttamente nel sacchetto in cui le avete trasportate. Va da sé che il sacchetto deve essere certificato per resistere alle alte temperature, altrimenti vi mangiate polimeri, insieme alla cena. Questi sacchetti non sono affatto difficili da reperire, quelli usati da me sono del LIDL. Sono in Octene, una plastica che rimane intatta fino a 105 gradi centigradi. Siccome l’acqua in ebollizione, per definizione, non supera mai i 100 gradi centigradi, sono perfetti. Verificate di acquistare sacchetti che non si fondano, neanche minimamente!
Come al solito, gli inconvenienti di comprare le buste già pronte sono il prezzo molto più alto, l’eccessiva quantità di sale inevitabilmente presente e la limitatissima scelta. Facendole da voi, vi portate nel sacchetto da avventura quello che vi pare.
L’occorrente
Prima di tutto, mettetevi via la cena (per esempio, la pasta fatta nel post del mese scorso). Questa volta ho deciso di mettere insieme un po’ di alimenti essiccati separatamente in precedenza e di combinarli secondo il mio gusto all’ultimo momento.
Nel sacchetto del mese:
- riso basmati (già cotto ed essiccato, in maniera analoga alla pasta) (P5 per 16 ore circa)
- carote, essiccate a fettine sottili (P2 per 18 ore circa)
- carne trita al prezzemolo, cotta ed essiccata (P4 per 14 ore circa)
- “potato bark”, cioè una preparazione a base di patate in brodo di cui parlerò nelle prossime puntate.
Quando si hanno un po’ di scorte, è facile improvvisare una cena… a base di prodotti già bell’e pronti.
In secondo luogo, oltre ovviamente a un pentolino per far bollire l’acqua e a un fornelletto, vi servirà un cucchiaio, possibilmente dal manico abbastanza lungo, per andare a “scavare” con più facilità dal fondo del sacchetto. Ne vendono di appositi per questa tecnica. Ma va bene anche un cucchiaio normale, arrotolando un po’ il bordo del sacchetto fumante.
L’ultima cosa che serve è qualcosa per tenere il cibo al caldo mentre si reidrata. Questo è fondamentale, perché non tenendo la cena sul fuoco, i tempi di reidratazione sono un po’ più lunghi. Dovrete isolare il vostro sacchetto. Ci sono diversi modi per farlo. In molti si costruiscono un sacchettino termico con il materiale dei copri-parabrezza, di quelli che si usano per tenere fresca l’automobile quando lasciata sotto al sole (eccone uno) e le istruzioni per costruirlo, in un video.
Per quanto mi riguarda, preferisco riutilizzare quello che ho già. Di solito utilizzo un passamontagna in piumino, ma ho anche usato una felpa, o, quando avevo tutti i vestiti addosso, direttamente il sacco a pelo. Naturalmente avvolgendo il sacchetto in un secondo sacchetto… per precauzione. Nessuno vuole dormire in mezzo a un risotto.
Ecco (quasi) tutto l’occorrente. La cena nel sacchetto, l’acqua sul fuoco e un cucchiaio.
Quando l’acqua bolle, versatela sulla vostra cena… Chiudete accuratamente il sacchetto e massaggiatelo bene con le mani, per mescolare tutto.
Tenete la cena al caldo: io ho usato un passamontagna. Ora potete andare a montare la tenda o gonfiare il materassino, insomma potete lasciare il sacchetto al caldo e non curarvene più salvo dargli una mescolata ogni tanto, con le mani.
Dopo una decina abbondante di minuti, la cena è servita! Ecco il mio riso con carote, patate e carne. In questo caso ho aggiunto un po’ di olio crudo, a reidratazione terminata. Buon appetito a me stesso.
Incredibile come con un essiccatore si possano ricreare le buste preparate, vendute nei supermercati, ma con cibo molto più buono, vario, economico e fatto da noi, vero?
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
Scopri i nostri prodotti
Non ci posso credere, Fabio sei un genio. E’ un’idea anche per i pic-nic tranquilli, ci si può organizzare benissimo. Grazie.