Curarsi mangiando: gelatina per i diverticoli
Curare l’alimentazione è una delle cose più sagge da fare in presenza di malattie o disturbi cronici, non ci stancheremo mai di dirlo. In effetti la problematica che ci presenta la nostra lettrice non è cosa da poco ma con le giuste accortezze alimentari può essere tenuta a bada e migliorata di molto. Sara Cargnello ci regala un’altra preziosa consulenza e ci suggerisce una ricetta di sos, sempre realizzata con Biosec, per alleviare i disagi della “malattia” che leggeremo subito sotto.
Disclaimer: ci teniamo a sottolineare che le informazioni che troverete all’interno degli articoli relativi a questa rubrica non vogliono in nessun modo sostituire il parere del medico, ma sono semplicemente il frutto dell’esperienza personale e professionale dell’autrice.
Noi li pubblichiamo sotto forma di consigli o buone pratiche a cui attingere in un quadro di ricerca del benessere generale.
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La vostra domanda
Barbara ci contatta perché di recente ha avuto un acciacco e avrebbe bisogno di alcuni consigli: si è trattato di un attacco di diverticolite acuta con complicanza, che al momento parrebbe risolta.
I diverticoli non le erano mai stati diagnosticati, quindi ignorava totalmente di averli. Purtroppo soffre anche di diabete non insulino-trattato (prende solo due pastiglie di metformina e un’iniezione di Victoza alla sera), e la dieta per questa patologia sembrerebbe cozzare con quella per i diverticoli. Chiede qualche consiglio su come sfruttare l’essiccazione per integrare la dieta.
La risposta di Sara Cargnello
La diverticolite è un disturbo molto doloroso del tratto digestivo.
E’ una cosiddetta “malattia del benessere” causata da un’alimentazione sbagliata e povera di fibre unitamente ad una serie di fattori ereditari. In caso di diverticoli è quindi necessario invertire la rotta e cercare il modo migliore di trattare questa condizione.
La diverticolite consiste nell’infiammazione dei diverticoli, ovvero dei piccoli sacchetti allineati lungo il tratto digestivo, che possono essere di natura genetica oppure formarsi col tempo.
I diverticoli raramente causano problemi o gravi disagi a meno che non ci sia una infiammazione.
Molte persone trovano sollievo limitando alcuni tipi di alimenti e concentrandosi sugli alimenti che sono facilmente digeriti.
I diverticoli possono infiammarsi ed infettarsi anche con la materia fecale, perciò nei casi più problematici si arriva al trattamento antibiotico, e a mano a mano che questi “sacchetti” crescono, aumenta la pressione sulle pareti dell’intestino, causando dolori e altri sintomi quali:
meteorismo
crampi addominali
dolori addominali generalmente localizzati nel fianco di sinistra
alternanza di stitichezza-diarrea.
In presenza di un’infiammazione ai diverticoli, quindi, cosa si può fare?
Per prima cosa, consiglierei una dieta liquida per alcuni giorni, per mettere a riposo il tratto digestivo ed aiutare a disinfiammare.
Non è certamente semplice, me ne rendo conto, ma può essere di grande sollievo consumare dei brodi vegetali o delle minestre di verdura passate rigorosamente con il passaverdure (non frullate) e degli estratti di verdura, specialmente a foglia verde.
In questo modo è possibile nutrire e disintossicare il nostro corpo senza introdurre fibre che in una fase tanto delicata potrebbero peggiorare la situazione. Dato che Barbara soffre anche di diabete, non è possibile utilizzare nessun tipo di frutta in questa fase, dato che senza le fibre gli zuccheri della frutta potrebbero causare picchi glicemici.
Una volta che i sintomi di diverticolite si sono allentati, sarà possibile introdurre nella dieta delle verdure grattugiate o cotte al vapore, unitamente agli alimenti liquidi citati sopra, evitando bucce e semi dei vegetali. E’ possibile, anzi consigliabile, anche l’utilizzo della “gelatina curativa” descritta più avanti.
Dopo qualche giorno, ed in assenza di fastidi, è possibile aggiungere alla dieta cibi più ricchi di fibre, tra cui frutta e verdura crudi e grani non raffinati. In passato si credeva che non fosse possibile mangiare cibi ricchi di fibre con problemi di diverticolite, oggi sappiamo che la fibra assorbe grosse quantità di acqua aumentando il volume delle feci ed il transito intestinale, accelerando quindi lo svuotamento del colon ed evitando il ristagno delle feci, il cui accumulo favorirebbe la comparsa dei diverticoli e la loro infiammazione (1).
Tuttavia alcuni alimenti potrebbero comunque causare fastidi, e ciò che è tollerato da qualcuno potrebbe non esserlo per qualcun altro. Quindi bisognerà prestare attenzione e limitare ciò che causa disturbo, evitando in ogni caso insaccati, cibi piccanti, cibi industriali ed un eccesso di proteine animali, poiché si tratta di alimenti in generali infiammatori.
Una simile alimentazione è favorevole anche alla persona diabetica, perché frutta e verdura hanno indice glicemico basso e comunque una dieta priva di alimenti infiammatori generalmente giova al diabetico.
Anche un bicchiere di succo di cavolo tutti i giorni può costituire un valido rimedio contro la diverticolite, essendo il cavolo un cicatrizzante e potente antinfiammatorio.
Per quanto riguarda l’utilizzo dell’essiccatore in relazione alla problematica di Barbara, apparentemente sembrerebbe essere incompatibile con i disturbi descritti qui sopra. Tuttavia, per aiutare il colon a disinfiammarsi ci sono due ingredienti che possiamo utilizzare: una abbondanza di fitonutrienti dalle verdure ed una fantastica alga dal potere gelificante che si chiama agar agar, una sostanza naturale che non viene assorbita dall’intestino ma che, a contatto con l’acqua, si gonfia al suo interno.
Il gel formato dall’agar-agar impedisce alle feci di essere troppo dure o troppo tenere, e ne facilita l’evacuazione. Inoltre inglobando nella gelatina le feci vecchie accumulate, tiene puliti anche eventuali diverticoli.
Ecco che con Biosec possiamo autoprodurre un ottimo dado granulare povero di sale, ma ricco di crucifere dal forte potere antinfiammatorio (cavolo cappuccio o verza, o cavolo nero), e con questo dado preparare una gelatina da mangiare spesso, e particolarmente in caso di un attacco di diverticolite che costringa a dieta semiliquida.
Tagliamo quindi a pezzetti le verdure preferite e poniamole nei cestelli, facciamole essiccare con il programma P3 Biocrudista per 6/8 ore (finché completamente secche) e poi maciniamole finemente. Non aggiungiamo sale a questo preparato.
Conserviamo il dado in un vasetto e all’occorrenza prepariamo la gelatina curativa in questo modo:
Ingredienti
- 1 cucchiaio di dado
- 200 ml di acqua
- 1 cucchiaino raso di agar agar
Sciogliere l’agar agar nell’acqua, aggiungere il dado e portare il tutto ad ebollizione in un pentolino, cuocere per due minuti e versare il liquido in uno stampino. Far raffreddare fino a solidificazione. Una volta solido è possibile consumarlo.
(1) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24385599
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
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Vi voglio bene…
😀
vado a procurarmi l’agar agar
Ricambiamo 😉
Il dado con Agar agar puo’ andar bene anche nel caso di emorroidi?
Chiediamo alla nostra esperta e vediamo cosa ci dice 😉
Ciao Chiara, assolutamente si perchè l’agar agar aiuta l’eliminazione senza irritare ulteriormente, avendo azione lenitiva, e la polvere di verdure (dove è bene che abbondino le crucifere) ha azione curativa e antinfiammatoria.
Buonasera ho avuto attacco diverticolite e mi sono state tolte tutte le verdure come cavolo cavolfiore broccoli ecc. Perché invece voi consigliate preparazione dado proprio con crucifere? Grazie
Buongiorno! L’articolo a cui si riferisce è stato scritto da una nostra collaboratrice, Sara Cargnello, che secondo le sue conoscenze e i suoi studi ha dato quel tipo di consiglio. Ovviamente il nostro blog non vuole sostituirsi a nessun parere o prescrizione medica, ma dà soltanto suggerimenti o indicazioni generali, da calare poi nel singolo caso. Buona giornata!