Tofu marinato ed essiccato con Biosec
Cambiare regime alimentare è una buona idea ma spesso la fase di passaggio comporta qualche disagio, qualche nostalgia e anche qualche malessere, perché il corpo si deve abituare ai nuovi cibi e anche ai nuovi sapori. Il palato (oltre all’occhio) vuole la sua parte e alle volte è veramente difficile sradicare le vecchie abitudini (anche ciò di cui ci nutriamo può essere vista come una confortevole abitudine) e introdurne di nuove e magari diametralmente opposte. La nostra nutrizionista Sara Cargnello ci suggerisce una valida ricetta, per soddisfare le papille gustative di chi sta passando, per esempio, ad una dieta vegetariana ma anche, come sempre diciamo, per tutti gli altri. Che una sana alimentazione possa diventare abitudine di tutti, questo è anche il nostro augurio per il Natale che sta arrivando!
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La vostra domanda
Il nostro lettore Giorgio ci scrive perché ha deciso di cambiare la sua alimentazione e necessita di alcuni consigli pratici.
Sia per motivi etici che a causa di una seria intolleranza ai latticini, Giorgio ha deciso di eliminare il consumo di proteine animali in favore di una dieta il più possibile vegetariana, possibilmente vegana.
Al momento però, quando è preda di attacchi di fame golosa, si avventa su patatine e snack salati, ed è molto attratto dagli affettati vegetali che sono però prevalentemente a base di glutine e ben poco sani. Ci chiede quindi una alternativa più salutare per affrontare le sue “crisi” o comunque la voglia di cibo spazzatura della quale non si è ancora liberato e che lo preoccupa un pochino.
La risposta di Sara Cargnello
È importante premettere che i cambiamenti richiedono tempo, ed è quindi normale sentire la mancanza dei vecchi sapori quando si fanno scelte alimentari diverse. Un po’ alla volta il palato si abitua a gusti più semplici, lo stomaco ringrazia per l’alleggerimento del lavoro che gli compete ed infine l’intestino pian piano ritorna regolare.
Durante questo viaggio possiamo aiutarci con degli alimenti di transizione, saporiti ma più sani e nutrienti di ciò che eravamo abituati a mangiare un tempo.
Un po’ alla volta il ricordo dei piatti che ci hanno accompagnato nella nostra vita precedente svanisce. Talvolta rimane la nostalgia, e se capita di riassaggiare qualche pietanza spesso ci si stupisce constatando che il sapore non è più cosi buono come ci ricordavamo.
Oppure è buono come ricordavamo, ma lo stomaco non tarda a ricordarci che ne farebbe volentieri a meno, preferendo di gran lunga il nuovo percorso.
Quindi, è bene armarsi di pazienza, gentilezza verso noi stessi, curiosità e fiducia verso un mondo di nuovi cibi tutti da esplorare.
Per gli snack di Giorgio, consiglio senz’altro di andare a spulciare il blog essiccare.com alla ricerca di chips di verdura: ce ne sono di sfiziosissime e davvero senza alcun senso di colpa.
Per sostituire invece gli affettati vegetali, che immagino rappresentino per il nostro lettore comunque un passo in avanti rispetto agli affettati tradizionali, suggerisco di utilizzare il tofu, in versione marinata ed essiccata.
Si tratta di un derivato della soia, di tradizione orientale millenaria, quindi molto proteico.
Il tofu marinato ed essiccato è uno snack molto gustoso, che può essere utilizzato anche per arricchire insalate o per farcire una pizza, oppure dei panini.
È a basso contenuto di grassi e può essere quindi molto utile quando arriva quella voglia di “schifezze” salate e industriali alle quali si fa a volte fatica a resistere.
Certo, abbonda un po’ di sale, questo si. E’ comunque il caso di non esagerare!
Solitamente, chi decide di eliminare le proteine animali in favore di quelle vegetali teme sempre il tofu, con quel suo aspetto pallido ed il sapore… inesistente.
Ma questa è la sua dote più grande: possiamo caratterizzarlo come meglio desideriamo.
Il tofu bianco e semplice è anche un alimento davvero economico, ma raccomando caldamente di acquistarlo biologico, affinché la soia con cui viene prodotto sia OGM free.
Ingredienti:
- 2 panetti di tofu bianco
- salsa di soia shoyu o tamari
- 1 cucchiaino di zucchero di canna integrale o sciroppo d’acero
- 1/2 cucchiaino di paprika affumicata
- 1/2 cucchiaino di aglio o cipolla in polvere
La prima operazione da fare è quella di pressare il tofu. Dopo averlo estratto dalla confezione, lo si avvolge con un tovagliolo di carta e lo si pone sotto pressatura semplicemente con un peso sopra, ad esempio appoggiandoci un piattino con una caraffa di acqua o due scatolette di pelati sopra.
La pressatura dovrebbe durare almeno un’oretta e permetterà al tofu di essiccare nel minor tempo e di assorbire meglio la marinatura.
Terminata questa operazione, affettare i panetti in fette dello spessore di 1 cm o anche meno.
Disporre le fette di tofu in una pirofila, allineandole senza sovrapporle.
Preparare quindi la marinata mescolando gli ingredienti rimanenti, è possibile aggiungere anche altre erbe aromatiche se si desidera.
Versare la marinata sul tofu e lasciar riposare. Il tempo di marinatura dipende dall’intensità di gusto che vogliamo dare al nostro tofu: direi come minimo un’ora, come massimo una notte intera.
Non dimenticare di girare le fettine di tofu dopo un po’ di tempo, per permettere alla marinata di agire su ogni lato.
A questo punto, il tofu è pronto per entrare nel Biosec, munito di fogli drysilk, per un tempo di circa 4 o 5 ore, utilizzando il programma P4 Superhot e girando le fettine dopo 3 o 4 ore, in modo da asciugare bene ogni lato.
Da provare anche con la pasta, per una versione vegana di “quel condimento che si fa tradizionalmente con uova e guanciale” (per mia esperienza, ho appurato che “carbonara” e “vegan” non si possono associare nella stessa frase pena l’insorgere furibondo dei più tradizionalisti. Pertanto, rimarrò sul vago 😉 )
E buon appetito a tutti voi!
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
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