Come si fa a capire quando un prodotto è perfettamente essiccato?
Ti faccio secco! Come fare perché non resti una vuota minaccia? Miniguida all’essiccazione perfetta.
Ma come faccio a capire quando un prodotto è essiccato del tutto? Questa è forse la domanda per antonomasia, di certo una di quelle che ci sentiamo rivolgere più spesso e che maggiormente preoccupa chi per la prima volta si avvicina al mondo dell’essiccazione. Una leggera, strisciante sensazione di inadeguatezza che ci fa temere di non essere all’altezza, ci rende praticamente certi che non padroneggeremo mai una tecnica tanto complicata e sconosciuta, che non capiremo mai davvero il momento giusto di spegnere Biosec. Tranquilla, gente che essicca! Nulla di più lontano dalla verità!
Certo è che, come per tutte le cose, anche qua ci vuole un po’ di esperienza. Ma si fa in fretta, vedrete.
Ecco alcune indicazioni di massima per essere ragionevolmente sicuri di rispettare la prima e più importante regola dell’essiccazione: essiccate!
No, non è uno scherzo. Ci si ride un po’ sopra perché resti meglio in mente, ma il concetto è proprio questo: essiccate, gente, essiccate. E se non siete sicuri, essiccate ancora un po’!
Sarà troppo secco? Quando mi devo fermare?
Perché i prodotti si conservino inalterati anche per anni, l’unico segreto è portarli ad asciugatura completa. Quindi, quando fermare il processo? La risposta più banale è: dopo. Se abbiamo dubbi sul grado di essiccazione, andiamo avanti ancora un po’: il troppo secco NON esiste. Esiste il completamente secco, il livello che serve a noi. Quando il prodotto lo raggiunge, smette di mutare, di assottigliarsi e rimpicciolire. A quel punto, se anche ce lo scordassimo dentro l’essiccatore un anno, non si altererebbe ulteriormente, ma si limiterebbe a conservarsi in modo perfetto. Certo, cerchiamo di evitarlo anche solo per rispetto alla bolletta della corrente elettrica!
E quindi, come capisco quando fermarmi? Le tre regole del prodotto secco: vista, tatto… pazienza.
Va bene, abbiamo capito. Troppo secco non esiste, l’essiccatore non può bruciare nulla e noi dobbiamo essiccare completamente i prodotti. Ma come capiamo di averli portati a fine corsa?
Col tempo (poco, lo garantiamo) ci farete l’abitudine. Come un piatto preparato tante volte, di cui ormai sapete riconoscere il grado di cottura con un solo sguardo, senza nemmeno aprire il forno.
Per i primi tentativi, però, ecco alcuni suggerimenti semplici e utilissimi.
- Guardate! Prendete nota di quanto piccolo e sottile diventa l’alimento.
- Toccate! Verificate la sua morbidezza, soprattutto al centro.
- Pazientate! Se avete dubbi, lasciatelo là ancora qualche ora.
Ci spieghiamo meglio. In soldoni, un trucco intelligente può essere quello di iniziare a controllare ogni paio d’ore il prodotto, quando credete che possa essere pronto. Se lo vedete mutare ulteriormente tra una verifica e la successiva, riducendosi di volume e assottigliandosi, o se sentite un diverso livello di morbidezza soprattutto al centro delle fette (l’essiccazione, a grandi linee, procede dal bordo al cuore), sapete che il vostro alimento sta ancora cedendo acqua. Quando, tra un controllo e l’altro, lo troverete identico, saprete di aver per le mani un prodotto quasi certamente essiccato a puntino.
Chiudetelo subito, ancora caldo, nei vasi di vetro: questo perché se lo lasciassimo raffreddare all’aria, riassorbirebbe tanta dell’umidità in essa contenuta… Così invece asciugherà completamente quella nei vasetti (che è pochissima e non può fargli del male) e si manterrà alla perfezione.
Poi riponete tutto in dispensa o in un luogo buio e asciutto. Conservazione garantita!
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
Scopri i nostri prodotti
proprio così, l’unica è toccare! come per le piante, mi chiedono: quando è da annaffiare? e rispondo: toccate il substrato, affondate un dito, sollevate il vaso. lo capirete da soli!
Meravigliosa esperienza diretta… 🙂
Aggiungerei un consiglio: annusate…ascoltate ..il tatto talvolta non è sufficiente,bisogna ascoltare con le orecchie (udito)…insomma date al cibo l’ascolto organolettico che merita……… annusatelo (olfatto),ascoltatelo(udito),sentitelo(tatto),assaggiatelo(gusto) oltre ad osservarlo(vista)….il cibo parlerà con voi (il sesto senso) , voi parlerete con lui e il vostro biosec farà da perfetto intermediario/traduttore 🙂
Grazie per i suggerimenti preziosi. L’esperienza insegna come essiccare ed avere tanti buoni prodotti da utilizzare tutto l’anno.
In questo momento sto facendo le meringhe di acquafaba.
wow! mi potresti spiegare come le fai?
Buonasera a tutti,
sono alle prime esperienze di essiccazione e mi ritrovo con prodotti perfettamente asciutti ma che alla fine hanno un leggero sentore di muffa, è molto leggero ma tende ad essere fastidioso sopratutto su fragole e mele che prima del procedimento erano molto dolce e per nulla stantie. Da cosa può dipendere? grazi e mille
Buongiorno, se sono perfettamente asciutti la muffa non dovrebbero farla… forse un po’ di umidità ce l’avevano ancora? Li ha conservati in barattoli di vetro ben chiusi? I prodotti essiccati non devono essere lasciati all’aria se no iniziano a riassorbire l’umidità e rischiano di fare le muffe e deteriorarsi appunto… Buona essiccazione e ci faccia sapere se così il problema si risolve!
Salve, mi sono iscritta al gruppo anche se non ho un essicatore TAURO. Me ne hanno regalato uno piccolo e molto semplice, senza “programmi”, ma solo con la manopola per la regolazione della temperatura. Anche io sono agli esordi in materia! Il primo carico di zucchine purtroppo non era abbastanza essiccato, il secondo meglio, ma ho preferito utilizzarlo subito (dopo una settimana) perché non ero ancora convinta. Per esempio alcune zucchine avevano una bella consistenza “croccante”, altre erano ancora flessibili. Ho regolato la temperatura a 55° e l’ho lasciato ben più delle 8 ore indicate nel manualetto, arrivando quasi a 11…… Dove sbaglio? Grazie per la risposta e per le tante idee e ricette! Saluti. Daniela Vidoni
Buongiorno Daniela, non sappiamo che essiccatore lei possieda ma può essere che abbia un flusso d’aria verticale e quindi i prodotti vicini alla ventola si secchino prima mentre gli altri restino più umidi, a parità di tempo… Potrebbe anche provare a lasciarli più di 11 ore, se non è sicura. Come sempre diciamo, non esiste il troppo secco, quindi anche se li lascia di più non corre il rischio di bruciare nulla (di questo ovviamente diamo certezza con i nostri essiccatori ;-))!
Buongiorno io ho un dubbio ancora con le fette di arancia.
A me vengono comunque secche ma anche leggermente succose. Sono ottime ma non certo completamente secche. Al momento sono croccanti ma anche se messe immediatamente nei vasi di vetro ermetico dopo un giorno si ammorbidiscono.
Così secondo me non turano certo in eterno.
Con le zucchine invece rimangono totalmente secche.
Mi date ulteriori consigli in merito?grazie.
Buongiorno Luisa, usi il P4 e attendi fino a quando ti sembrano perfettamente secche? Fettine di 5 mm? Puoi sempre lasciarle più a lungo in essiccatore, non si brucia nulla e non esiste il troppo secco 😉 Facci sapere, grazie e buona essiccazione!