Frutta passepartout, rompere il vetro in caso di emergenza/astinenza!
Frutta estiva essiccata, da aggiungere allo yogurt, alla tisana e per fare la sangria!
Come far diventare la succosa frutta estiva un kit di sopravvivenza? Semplice, basta essiccarla e chiuderla in vasetto di vetro, da aprire all’occorrenza! Versatile e sempre gradita, la potete poi trasformare nel condimento dello yogurt, nell’ingrediente a sorpresa di una tisana o un tè dissetante e, dulcis in fundo, anche in una sangria. Come fare non ve lo raccontiamo noi di Tauro ma i nostri amici di Bella Dentro, che l’hanno sperimentata per sopravvivere alle loro intense giornate in apecar!
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Estate vuol dire vacanze (chi può), evasioni, viaggi, caldazza, fuga dalla città, frescura (per chi scappa dalla caldazza) e poi cos’altro? Ma certo, la frutta! Se no che fruttaroli saremmo??
L’estate è la frutta! Quella morbida, profumata che non ha bisogno di coltello, non si taglia ne si sbuccia, si morde e ci riempie di succo, felicità e noccioli!
Pesche, nettarine, susine e albicocche le aspettiamo per tutto l’inverno, e finalmente è arrivato il momento: la nostra apecar è strapiena di frutta estiva!
Come al solito però, se abbiamo tanta frutta, è perché qualche sfiga ha colpito e c’è un difetto dietro l’angolo…
L’arrivo dell’estate, infatti, significa sì il cambio dell’armadio e le maniche corte, ma anche precipitazioni atmosferiche repentine, temporali e improvvise grandinate, tutti fenomeni dai quali l’agricoltura non ne esce MAI indenne.
Anche quest’anno le grandinate e le abbondanti piogge hanno colpito (e continuano a colpire) molti frutteti d’Italia compromettendo il raccolto di pesche, nettarine, albicocche, susine e compagnia “bella”. Sono poche quelle che si sono salvate senza cadere a terra, e come se non bastasse, queste poche sopravvissute, sono state ulteriormente decimate per non aver superato il “concorso di bellezza” della grande distribuzione perché hanno troppi segni o cicatrici sulla buccia… “Numero 7, per te, Miss Nettarina: finisce!”
Ma siccome a noi fascia e corona non sono mai interessate, abbiamo deciso di metterci in mezzo acquistando direttamente dai produttori proprio queste superstiti con le loro cicatrici da reduci (e in un attimo siamo passati da Miss Italia a Salvate il Soldato Ryan!) per poi metterle in bella mostra sulla nostra Ape in giro per Milano.
Ne abbiamo davvero una marea e, a meno che non rimaniate in città devoti alla causa per comprarcele tutte da qui a fine Agosto, dobbiamo trovare un sistema ZERO SBATTI E ZERO SPRECHI che ci permetta di conservarle e usarle in diverse occasioni senza averle fuori dagli occhi a fine stagione… Biosec pensaci tu!
Ecco allora che abbiamo pensato a un mix semplicissimo di frutta essiccata che in base al momento della giornata è in grado di rispondere ai richiami della fame/della sete/della sbronza con un semplice gesto!
Eccovelo servito:
Ingredienti
- mele stortignaccole
- nettarine minuscole
- albicocche grandinate
- una pioggia di cannella
Procedimento
Lavato il tutto, lo abbiamo tagliato cubetti spolverato di cannella (solo le mele)
e messo in essiccatore a 60 gradi (programma t5) per circa 16 ore. Et voilà.
Chiuso in barattolo è pronto all’uso per qualsiasi necessità… e non serve rompere il vetro in caso di emergenza, basta svitare il tappo!
Seppur di una semplicità disarmante, la sua versatilità ne fa un mix salva-stanchezza e salva-umore fantastico in ogni momento della giornata, per esempio una badilata nello yogurt o nel latte del mattino, magari con un po’ di cereali, è una bomba di vitamine, gusto e sali minerali che in confronto il Polase sembra zucchero a velo.
Quando poi siamo in preda a svarioni e disidratazione verso le due del pomeriggio, momento in cui l’ape raggiunge la temperatura ideale per fare di noi arrosticini (dovremmo affittarla come barbecue, probabilmente guadagneremmo di più), mettiamo una manciata di “pepite” di frutta nel tè freddo o in qualsiasi tisana per aggiungere gusto e “sostanza” che ci danno quel tanto di energia necessaria ad arrivare a fine giornata.
Ed è proprio a quel punto, quando arrivati a fine giornata strisciamo fuori dall’ape sui gomiti senza mai voltarci (chi si ferma è perduto, Soldato Ryan insegna), quando non sappiamo se desideriamo di più una doccia o una damigiana di vino (una doccia di vino sarebbe l’ideale), quando non sappiamo se abbiamo più fame o più sete, ma realizziamo che non importa perché tanto il frigo è più vuoto del nostro stomaco; è proprio allora, che il barattolo di frutta essiccata e la bottiglia di vino rimasta aperta dal weekend si illuminano di luce propria come fossero il Santo Graal.
Basta svuotare sia il barattolo che la bottiglia dentro una caraffa, aggiungere ghiaccio e mettere tutto in frigo per un’oretta (giusto il tempo di scollarsi i vestiti di dosso e farsi una doccia).
Puliti e profumati è il momento di spalmarsi sul divano e affondare le cannucce (o direttamente la faccia) nella caraffa di Sangria Bella Dentro (in cui la frutta nel mentre si sarà reidratata)… Olè!
Buen verano y buena suerte a todos dai Belli Dentro!
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
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