Due chiacchiere con Livio!
Essiccazione mon amour…
Cosa succede quando il titolare di un’azienda ama il suo lavoro? Succede che ne parla con passione, che risponde alle domande dei clienti, che li rende partecipi di quel che sta dietro alla “semplice” produzione e commercializzazione di un prodotto e questo amore alla fine fa la differenza. Il successo noi di Tauro vogliamo misurarlo così. Siamo felici che i nostri Biosec siano ormai entrati nelle cucine di molti di noi, ma lo siamo ancora di più quando da quelle cucine esce la gioia di essiccare e soprattutto la gioia di farlo sapere agli altri. Questa nuova rubrica è uno spazio dedicato agli approfondimenti sull’essiccazione, raccontati proprio da Livio, titolare di Tauro e vero esperto di tutto quello che questa tecnica può apportare alle nostre vite. Non stiamo esagerando, l’abbiamo visto accadere sul serio. Un piccolo essiccatore domestico, quando entra in una cucina, crea dipendenza. E Livio vuole raccontarci il perché. Gli abbiamo posto qualche domanda per condividere il suo punto di vista, sentiamo un po’ come (e da dove) è cominciato per lui questo lungo viaggio nell’essiccazione… Volete fare una domanda a Livio? Una curiosità sull’essiccazione o una ricetta essiccata che non è riuscita come volevate? Scrivetegli all’indirizzo e-mail chiediloalivio@tauroessiccatori.com e ogni mese, proprio su questa rubrica, sceglieremo un quesito a cui Livio darà risposta tramite un suo articolo! Scrivete, scrivete 😉
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Tauro: Come è nata la tua passione per l’essiccazione?
Livio: La passione per l’essiccazione è nata molti anni fa, quando vedevo mio padre fare esperimenti sui primi prototipi di quello che sarebbe poi diventato l’essiccatore Biosec. Non erano ancora iniziati gli anni ’90 e il mondo era per molte cose davvero diverso da oggi. Era molto raro sentir parlare di salutismo e di prodotti biologici o vegani… per rendere l’idea, chi come lui aveva la passione per l’orto e il giardinaggio praticava il chilometro zero senza ancora chiamarlo così. Ricordo bene il gusto di questi prodotti, credo di aver assaggiato i pomodori secchi sott’olio essiccati in casa molto prima di assaggiare quelli comprati perché in Veneto, dove vivo, non erano certo un prodotto tradizionale e le conserve acquistate al supermercato a casa mia non entravano mai!
Una decina di anni dopo, quando ho iniziato a capire di più cosa fosse e come funzionasse l’essiccazione, mi sono trovato a “spacciare” tra gli amici del gruppo scout chili e chili di mele, pere e banane essiccate provenienti dai primi test “su larga scala” delle macchine professionali. Erano una fonte di energia, leggera e comoda, da trasportare negli zaini durante i campi scout: era davvero strano vedere quanto fossero prodotti assolutamente sconosciuti a buona parte degli altri ragazzi.
Quindi non parlerei di “nascita di una passione” perché a tutti gli effetti posso dire di averci sempre convissuto! Ripensandoci ora, il fatto di essermi abituato fin da ragazzo a raccontare e spiegare i benefici di questa tecnica millenaria anche a chi non l’aveva mai sentita nominare mi ha aiutato molto nella parte del mio lavoro che riguarda la promozione e la divulgazione.
T: Quando hai capito che l’essiccatore sarebbe potuto diventare uno strumento così utile nelle cucine di tutti e non solo dei pionieri dell’alimentazione sana?
L: Davvero l’essiccatore è uno strumento utile nelle cucine di tutti? Non me ne ero ancora accorto! 🙂
I “pionieri dell’alimentazione sana”, fino a qualche anno fa, erano avventurieri che si destreggiavano tra complicatissime ricerche, attrezzature introvabili e moltissimo tempo da dedicare, mentre adesso per fortuna le cose stanno diventando più semplici e alla portata di tutti. In ogni caso non credo che l’essiccatore sia, né sarà mai, un elettrodomestico adatto a chi vuole cenare solo al fast food, sceglie sempre i piatti pronti oppure a chi non è interessato alla provenienza e alla salubrità del cibo. Penso invece che semplifichi moltissimo la vita a chi vuole migliorare la propria alimentazione conservando i prodotti di stagione, a chi vuole stupire gli amici con snack sani diversi dal solito e preparati con le proprie mani, a chi ha un orto con delle eccedenze che non vuole sprecare e a moltissimi altri che si prendono cura del cibo per sé e per le persone che hanno attorno.
Per fortuna, sempre più persone stanno abbracciando questo stile ed iniziano ad avere a cuore la loro salute, partendo anche dal cibo!
T: In cosa fa la differenza avere un essiccatore in cucina nel nostro attuale stile di vita, apparentemente un po’ lontano dall’approccio lento e rilassato dei tempi di attesa dell’essiccazione?
L: L’essiccazione ha i suoi tempi e, perché si possa definire “essiccazione naturale”, questi non possono essere troppo brevi. Però per fortuna questo è un “problema” di Biosec, noi possiamo anche corrergli intorno col nostro ritmo frenetico ma lui non si fa influenzare…
A volte mi capita di caricare l’essiccatore in dieci minuti, alla sera, e farlo partire un po’ di fretta. Il tempo necessario per la preparazione è davvero poco: lavare, sbucciare e affettare non sono certo operazioni lunghe. Lui poi va avanti da solo e, visto che quando ha finito io non sono mai a casa, lo ritrovo che lavora con il programma mantenimento (ndr. che mantiene l’essiccazione in equilibrio) e così resta fino a quando non ho tempo di invasettare tutto. Una volta è anche capitato che, vita frenetica e pigrizia sommati, io abbia lasciato Biosec in mantenimento per diversi giorni prima di mettere i prodotti essiccati nel vaso… nessun problema, i prodotti erano ancora come appena essiccati. Una bella idea, il programma di mantenimento, soprattutto con i ritmi di vita moderni. Se avessi essiccato in forno o al sole, probabilmente avrei dovuto buttare tutto o avrei consumato tantissima energia per nulla.
Una volta che si impara ad organizzarsi, a fare la differenza sono i preparati. Zuppe, condimenti e snack vari pronti da utilizzare, dalla dispensa alla tavola in un attimo. Certo bisogna dedicarci un po’ di tempo, anzi bisogna sapersi ritagliare del tempo da dedicarci, ma lo si può fare anche nel fine settimana o quando si ha un momento libero, e poi la soddisfazione ed il gusto ci ricompenseranno di sicuro.
T: Qual è il punto di forza di Biosec, che lo rende utile in una cucina (sia essa professionale o domestica)?
L: Punti di forza ce ne sono diversi, anche se forse la versatilità è uno di quelli più interessanti. Da quando l’essiccatore era “il fornetto per i funghi” (mi è capitato molte volte, soprattutto in passato, di sentirlo chiamare così da clienti non giovanissimi) è cambiato davvero molto il modo in cui Biosec è visto e sfruttato. Usarlo quotidianamente, e avere avuto la fortuna di vederlo utilizzare con talento e fantasia, fa scoprire un mondo coloratissimo e profumatissimo, in cui ogni stagione e ogni preparazione hanno uno spazio. Può diventare utile anche per preparati che non sono essiccazioni in senso stretto, come ad esempio i fermentati.
Quest’anno su essiccare.com oltre alla mia rubrica c’è quella di Chef Dalicandro, un vero maestro della versatilità di Biosec, che ci ha insegnato e continua ad insegnarci tantissimo.
Pensandoci, forse il punto di forza più grande è proprio dato dalle persone che lo usano tutti i giorni, da chi condivide i propri risultati, le idee e le ricette sul gruppo Facebook Gente Che Essicca, da Chef Dalicandro e da tutti quelli che hanno scritto sul blog essiccare.com. Tutto questo messo insieme è il vero punto di forza del nostro essiccatore. Sono le persone che hanno trasformato l’essiccazione, una tradizione antica quanto il mondo, in una tecnica innovativa e fantasiosa.
T: Qual è stata l’innovazione più interessante che hai apportato agli essiccatori Biosec in tutti questi anni?
L: Ne posso citare due, invece che una sola?
La prima è sicuramente il gruppo motore Dryset Pro, con i suoi programmi. Credo che per la prima volta al mondo un essiccatore domestico sia stato dotato di un controllo intelligente di questo tipo. Regolazione di temperatura e flussi d’aria ma soprattutto programmi pensati per esigenze diverse, perché l’essiccazione non è solo una questione di temperatura, ogni prodotto ha davvero le sue esigenze. Non credo siano molti gli essiccatori, ad oggi, ad avere una funzione di questo tipo.
L’altra innovazione, che non è stata una modifica all’essiccatore ma un’aggiunta, è rappresentata dagli antiaderenti di casa Tauro.
Ne abbiamo pensati di ogni tipo, per le fette e per le puree, in materiali diversi. Permettono di raddoppiare lo spazio di essiccazione e di velocizzare tantissimo la raccolta delle fette, di essiccare una purea o addirittura un liquido, insomma hanno rivoluzionato completamente la possibilità di essiccare e di farlo bene.
T: Qual è il futuro dell’essiccazione? Quali belle novità ci aspettano in casa Tauro?
L: Tante novità, questo è sicuro.
Come prima cosa, non vediamo l’ora di ricominciare con i corsi di essiccazione. Purtroppo farli in presenza è ancora molto difficile, abbiamo dovuto rimandare il mega raduno del gruppo Gente Che Essicca che avevamo pensato per il 2020 – in questi anni festeggiamo il trentesimo compleanno di Biosec, e a noi piace fare festa tutti insieme! – ma appena sarà possibile prometto che ci rifaremo.
Nel frattempo stiamo pensando a come continuare quello che abbiamo iniziato l’anno scorso: il lockdown ci ha costretti a trasformare i corsi e gli incontri in presenza in situazioni virtuali, che per molti versi sono state molto costruttive. Vogliamo continuare così e sviluppare ancora di più la possibilità di imparare anche senza essere costretti a muoversi di casa e fare tantissimi chilometri.
Il gruppo Facebook Gente Che Essicca cresce sempre di più e se continua così prima dell’estate saremo 20.000 membri… praticamente una città di grandezza media, ma formata solo da appassionati di essiccazione! Sicuramente le attività su quel canale saranno molte e molto stimolanti. E poi anche nel mondo dell’essiccazione professionale ci sono novità che bollono in pentola, arriverà un libro… ma per ora non posso dirvi di più, sarà una sorpresa!
Per quanto riguarda invece la parte più tangibile – nuovi prodotti e nuovi accessori – posso solo dire che la sezione ricerca e sviluppo di Tauro è in pieno fermento sia per il mondo domestico che per quello professionale, ma anche qui non posso aggiungere altro, è ancora tutto top secret.
Quindi non mi resta che darvi il benvenuto nella mia nuova rubrica!
Ah, dimenticavo, chiedetemi tutto quel che volete sapere sull’essiccazione, scrivendo una email all’indirizzo chiediloalivio@tauroessiccatori.com. Inoltre, troverete molte informazioni su di me e su come essiccare alla grande anche sulla mia pagina Facebook!
Vi aspetto qui ogni mese, per parlare di essiccazione e dintorni, a presto!
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
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