I cracker, come prepararli con l’essiccatore Biosec
Dagli ingredienti all'essiccazione e 8 ricette per te!
“Cracker per tutti i gusti” in questo articolo croccante e colorato dedicato alla loro preparazione.
L’essiccatore ci aiuta a crearne di gustosi con materie prime di qualità che possiamo sceglierci e abbinare.
Sono semplici, veloci e facili da conservare.
Dagli ingredienti all’essiccazione
Il procedimento di preparazione dei cracker, come quello delle barrette, è facile e divertente. Una volta iniziato non potrai più farne a meno.
Nella foto puoi vedere come si presenta una “lastra” di cracker appena uscita dall’essiccatore e che non è stata pre – tagliata.
Ingredienti: verza rossa a julienne cotta in padella con dell’aceto di mele, semi di lino, olio di oliva e sale.
La scelta degli ingredienti
Come scegliere gli ingredienti per un cracker?
Abbiamo bisogno di tenere a mente tre punti: croccantezza, compattezza e gusto.
Ci sono gli ingredienti che ci aiutano a dare croccantezza al prodotto finale: i semi, i cereali soffiati (quinoa, miglio, farro, riso), il mais tostato e la frutta fresca in guscio.
I semi mucillaginosi come lino o chia, le marmellate, i mieli, gli zuccheri della frutta, i pastelli di farine di legumi, di cereali o di castagne, la verdura o la frutta fresche frullate (cotte o crude), gli scarti della passata di pomodoro sono degli ottimi aggregatori.
Croccantezza, compattezza ma non dimentichiamoci il gusto.
Per insaporire possiamo usare: polveri vegetali, erbe aromatiche fresche o essiccate, olive, capperi, spezie, salsa di soia, alghe, miso, senape, concentrato di pomodoro, formaggi stagionati (quelli freschi sono troppo grassi e non essiccano bene, meglio mangiarli con il cracker!), lievito nutrizionale.
Ovviamente molti degli ingredienti che ti ho indicato per dare croccantezza o compattezza ai cracker contribuiscono anche al gusto: questa “categorizzazione” un po’ forzata è utile per ragionare su una nuova ricetta.
Attrezzature
La preparazione dei cracker non richiede grandi attrezzature: delle ciotole, gli antiaderenti drySilk, una rotella per la pizza e un piccolo mattarello. E non ultimi dei contenitori ermetici per conservare croccanti i tuoi cracker.
Attenzione: se usi una rotella tagliente occhio a fare poca pressione, corri il rischio di incidere il drySilk.
Come preparare i cracker
Metti tutti gli ingredienti in una ciotola e versa per ultimo l’aggregante, in questo caso sono dei semi di lino.
Questo tipo di semi, come quelli di chia, vanno lasciati a bagno per almeno 10/15 minuti. Usali senza scolare o sciacquare, il gel che rilasciano sarà il tuo aggregatore.
Versa l’impasto sul drysilk e stendilo con il mattarello, se è molto appiccicoso sovrapponi un altro antiaderente e poi passa il mattarello.
Ora puoi metterlo in essiccatore, ti consiglio una temperatura che va dai 40°C ai 60°C: con la temperatura più bassa impiegherai più tempo, con quella più alta sarai più rapido. Se hai un impasto molto umido ti consiglio di iniziare con quella più alta per evitare fermentazioni.
Questo range di temperatura ti permette anche di ottimizzare l’utilizzo dell’essiccatore se non è a pieno carico, inserendo i tuoi cracker.
Se vuoi avere dei cracker già pre-tagliati quando la lastra sarà essiccata, passa la rotella della pizza sull’impasto e taglia a piacimento.
Tempo di essiccazione? Dalle 6 alle 12h circa, dipende dalla temperatura e dall’umidità del luogo in cui hai l’essiccatore. E comunque ricorda che non si può mai essiccare troppo un prodotto.
Conservazione
I nostri cracker sono pronti!
Alcuni saranno subito croccanti, altri sembreranno “morbidi” se si sono usate molte fibre vegetali.
Metti tutto in un contenitore ermetico da caldo: non essendoci acqua libera non si formerà condensa. Nel contenitore le fibre vegetali si raffredderanno, diventando croccanti, senza assorbire l’umidità presente nell’aria.
Le mie ricette dei cracker
Per scrivere questo articolo ho fatto molti esperimenti: ti lascio 8 ricette testate che puoi sgranocchiare subito oppure puoi utilizzarle come spunto per crearne delle tue! Ricordati i tre punti fondamentali: croccantezza, compattezza e gusto.
Note:
- Aggregatori (in neretto nelle liste ingredienti): è importante che l’impasto sia appiccicoso se così non fosse aumenta la quantità. Il rischio è che il cracker una volta essiccato tenda a sgretolarsi.
- Olio di oliva: una piccola quantità di olio potrebbe dare gusto al prodotto. L’olio non essicca, non influisce sull’essiccazione degli altri ingredienti e le temperature dell’essiccatore non ne alterano il sapore. Se il prodotto è poi conservato male o troppo a lungo potrebbe irrancidire o fermentare.
- Sale: occhio alla quantità, valuta sempre quanti altri prodotti sapidi utilizzi.
- Pastelli di farine di legumi, cereali o altro: ti consiglio di fare sempre dei pastelli cotti (acqua e farina) e di utilizzarli poi da freddi. Le farine vanno cotte per una questione di digeribilità e sicurezza alimentare, soprattutto quelle di legumi. Ti suggerisco una cottura di almeno 20 minuti, portando a bollore.
(1) Zucchine essiccate, semi di zucca, mais tostato, farina di ceci denaturata, curcuma e sale
(2) Peperone arrosto frullato, polvere di taralli, semi di girasole e zucca e sale
(3) Sesamo bianco e nero, semi di lino, semi di zucca, grano saraceno, chili chipotle, bucce di pepe rosa e sale
(4) Olive nere, mais tostato, pane carasau, grano saraceno, pere fresche frullate, pecorino romano e sale
(5) Scarti di pomodoro cotto, mandorle, capperi dissalati, polvere di taralli, olio di oliva e sale
(6) Pane carasau, semi di chia, pecorino romano, pepe nero e sale
(7) Sesamo bianco, cipolla sbianchita all’aceto tritata, semi di lino, ceci cotti frullati, sale e olio di oliva
Ora tocca a te! Quale cracker ti ha ispirato di più o quale ingrediente vorresti utilizzare che qui non hai trovato? Raccontacelo nei commenti o nel gruppo Gente che Essicca, aspettiamo le tue foto!
Credit Marcella Cistola
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
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