Come fare la carta riciclata con l’essiccatore
Come fare la carta riciclata con l’essiccatore, nell’articolo vi illustro tutto il procedimento per questo utilizzo non convenzionale del Biosec.
Quella della produzione della carta è un tradizione antica. Una gita alle cartiere Medievali di Bevagna in Umbria mi ha ispirato per sperimentare nuovamente con il Biosec, una preparazione che andassero oltre l’utilizzo alimentare dell’essiccatore.
La carta si può fare con la corteccia degli alberi, le fibre vegetali come verdure a fibra lunga, o con gli stracci, come facevano a Bevagna, e li chiamavano i cenci.
In questo articolo mi concentrerò sulla carta riciclata, quindi prodotta da altra carta.
Cosa vi serve per fare la carta con l’essiccatore
Carta: potete utilizzare i giornaletti pubblicitari che trovare nella posta, quelli con i fogli molto sottili, i cartoni delle uova, fogli di giornali, vecchi quaderni o foglietti vari. In linea generale i più comodi da utilizzare sono quelli che appena vengono bagnati si sfaldano velocemente, questo aiuterà il processo di macerazione. Il colore dei fogli influenzerà il risultato, in media verrà grigio, più o meno scuro in base a quanto colore c’è.
Attrezzature: una bacinella per macerare la carta, un frullatore a bicchiere (Vitamix, Hotmix, Bimby o altri blender), un passino fine e dei fogli antiaderenti drysilk o quelli di silicone e un mattarello, meglio se grosso e pesante.
Procedimento: come fare la carta con l’essiccatore
Strappate la carta, mettetela a bagno in acqua bollente e lasciatela macerare per tutta la notte o anche un giorno intero. Più sta e meglio è, io qualche volta l’ho lasciata macerare solo un’ora ed è venuta lo stesso, ma ho dovuto frullarla un po’ di più.
[Non lasciate la carta sul fuoco, la foto vuole solo indicare con la fiamma che l’acqua deve essere calda]
Frullate la carta macerata alla massima potenza, con un po’ di acqua così da ottenere una crema omogenea, anche qui non accontentatevi, se serve frullate a lungo. Infine scolatela leggermente con il passino, non la strizzate troppo perché altrimenti risulterà difficile da stendere e tenderà a fare facilmente dei buchi.
Stendetela su un foglio antiaderente, più sarete accurati nello stendere in maniera omogenea, senza buchi e di forma regolare, migliore sarà il vostro foglio di carta. Vi potete aiutare con un altro foglio antiaderente messo sopra, questo impedirà all’impasto di attaccarsi al mattarello. Mettetelo in essiccatore, io vi consiglio il programma T3 a 40°C fino a completa essiccazione.
Se durante il processo di essiccazione vi accorgete di qualche buchino o imperfezione potete sempre aggiungere dell’impasto per tapparlo.
Se avete altri prodotti in essiccatore a temperature più alte il risultato sarà comunque assicurato, l’unica differenza sarà che il foglio verrà molto rigido, quasi croccante. Nessuna paura, vi basterà metterlo una notte in frigorifero o in un posto un po’ più umido e diventerà più morbido, altrimenti potrete sempre nebulizzarci dell’acqua, ma poca mi raccomando.
La carta con l’essiccatore è pronta
Quando il foglio sarà completamente essiccato passateci sopra il mattarello con forza più volte, questo renderà più liscia la superficie superiore, sì perché quella inferiore che è stata tutto il tempo a contatto con il foglio antiaderente sarà naturalmente liscia.
[La foto a sx è la parte del foglio superiore prima che passassi il mattarello, a dx dopo: vedete come cambia la trama della carta?]
Il colore della carta potrà essere migliorato scegliendo fogli con meno colore in partenza. Potrete anche aggiungere spezie in polvere come la curcuma, il carbone vegetale, il nero di seppia, la paprika, la rapa rossa oppure fiori, petali o semi.
Vediamo in quale momento della preparazione aggiungere questi ingredienti:
- Le spezie che colorano potrete metterle nell’impasto dopo essere stato scolato e amalgamarle bene per avere un colore omogeneo, oppure spolverarle dopo aver steso l’impasto sui fogli antiaderenti per ottenere effetti irregolare.
- I fiori, i petali o le foglie vanno aggiunti con cura sui fogli già stesi e leggermente schiacciati altrimenti dopo l’essiccazione si staccheranno facilmente.
- I semi possono essere messi nell’impasto o dopo la stesura. Se il vostro intento è quello di creare fogli o strisce di carta da seminare, vi consiglio di non superare i 40°C durante l’essiccazione per evitare di compromettere la germinabilità dei semi.
Dettagli
Fiori, petali e carbone
Spezie e semi
Come usarla, consigli e idee
- Questo tipo di carta non è adatto alle stampanti e assorbe il colore molto rapidamente: si presta ad essere scritto con matite, penne a sfera, ma meno con alcuni pennarelli.
- Può essere tagliata con delle forbici per realizzare dei bigliettini più piccoli se si desiderano con i bordi precisi, oppure realizzate direttamente le forme scelte sui fogli antiaderenti così da avere dei bordi irregolari.
- Se piegata può tendere a rompersi, alcuni aggiungono all’impasto della colla vinilica per renderla più resistente e più impermeabile.
- Non ho mai provato a sbiancarla perché tale processo richiederebbe un notevole utilizzo di sostanze inquinanti e spreco di acqua.
Per voi un messaggio sulla carta, buona essiccazione e buone creazione. Condividetele nel gruppo e taggate Chef Dalicandro. Sono curioso!
Foto Marcella Cistola
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
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