La perfetta essiccazione del fagiolo (magico)
L’ultima volta che ci siamo visti eravamo alle prese con le castagne… Dimenticate ora le millemila opzioni e variabili che vi abbiamo elencato per essiccarle al meglio: quello di oggi è un procedimento semplice semplice, che dà grandi soddisfazioni con il minimo sforzo.
Ah, segnatevelo: potete applicarlo praticamente a tutti i legumi che per caso vi troviate ad avere freschi tra le mani!
Stavolta abbiamo essiccato i fagioli! E pure le loro bucce, che del fagiolo non si butta via nulla!
Passo primo: procuriamoci la materia prima!
Avete acquistato al mercato dei bellissimi baccelli come quelli in queste immagini? O magari vi crescono felici nell’orto dietro casa? O ancora il nonno, che ha il pallino dell’agricoltura e una produzione buona per sfamare la popolazione di un piccolo villaggio rurale mentre voi in famiglia siete in 4, vi ha sommersi di bellissimi e sanissimi legumi che adesso non sapete più dove far sparire? A meno di non voler tentare l’opzione fagiolo magico, nella speranza di trovare una gallina dalle uova d’oro nascosta in un castello tra le nuvole, abbiamo un ottimo suggerimento per voi.
Detto fatto: si essicca tutto!
Passo secondo: prepariamo i fagioli!
Non è difficile e sa tanto di ritorno alle origini, alla campagna, ai prodotti veri che profumano di terra buona. Sedetevi al tavolo della cucina, magari facendovi aiutare dai piccoli di casa, e sgranate gente, sgranate! Attenzione però: non buttate le bucce, ci torneranno utili più avanti.
Passo terzo: a tutta essiccazione!
Posizionate i fagioli sgranati in un cestello di Biosec e i baccelli su un altro ripiano.
Azionate a questo punto il programma T4 che lavorerà intorno ai 50°.
Non temete, se siete crudisti potete utilizzare il classico P3: ci vorrà più tempo, ma il fagiolo dovrebbe riuscire a germogliare anche dopo l’essiccazione.
I vostri fagioli, nella miglior tradizione dell’essiccazione, saranno pronti in una nottata: 12 ore sono di solito sufficienti ad ottenere un prodotto perfettamente essiccato, in alcuni casi (dimensioni maggiori o temperature di esercizio più basse) consigliamo di pazientare fino alle 16 ore. Dopodiché, tutto in barattolo e fagioli per tutti per tutto l’anno!
Ecco come appare il vostro gagliardo fagioletto quando è ben essiccato. Se le prime volte vi rimanesse qualche dubbio, apritene uno a metà e verificate che si presenti in questo modo.
Passo quarto: e le bucce?
Et voilà, ecco come appariranno ad essiccazione terminata.
Per un uso versatile e semplicissimo dei baccelli, polverizziamoli utilizzando un mixer o un macinacaffè. Otterremo una sorta di spezia, non esattamente una farina, perfetta per aromatizzare ogni piatto di qui al prossimo inverno 😉
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
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Ottima idea quella dei baccelli….. Non ne avevo mai sentito parlare.
Ho una piccola azienda agricola biologica in Lunigiana e coltivo fagioli antichi delle Apuane…proverò senz’altro
Ottima idea essiccare i fagioli, grazie ci provo