Insalata di arance scomposta
Oggi parliamo di arance e condividiamo con voi un’idea tanto semplice quanto innovativa, venuta la prima volta (per quel che a noi è dato sapere, ovviamente) allo chef milanese e patron del Ratanà Cesare Battisti, che ce ne ha fatto dono durante un fortunato incontro presso gli spazi degli amici di Alberghiera Medagliani (i più assidui tra voi ricorderanno che in quell’occasione il grande Gualtiero Marchesi ci ha onorato assaggiando alcune delle nostre prelibatezze essiccate… ancora ci tremano le ginocchia!).
Abbiamo poi rivisitato questa ricetta in chiave veg e crudista con l’aiuto ed il supporto di Sara Cargnello, pubblicandola su Veggie Channel e dopo il successo che ha avuto, sia sul canale che sui social, abbiamo ritenuto doveroso segnalarvela anche qui, nel nostro blog.
È facile, è veloce ma soprattutto è antispreco e a noi questa policy riempie sempre il cuore!
Capita spesso di comprare qualche arancia in più, certe del fatto che faremo per noi e per i nostri figli, mariti o compagni (o loro per noi, sia chiaro!!) succulente e sanissime spremute mattutine, per partire con l’oro in bocca. Ma non sempre va così e le nostre arance giaceranno per qualche giorno di troppo nel portafrutta e noi a dire “che peccato!”.
Ebbene, sappiate che con un frullatore ed un essiccatore alla mano potrete evitare questo spreco e scoprirvi anche soddisfatte ed inaspettatamente creative.
Ingredienti
- arance fresche
- avanzi di spremute
- 1 cipolla rossa di Tropea
- olive nere e verdi
- 1 finocchio
- olio evo
- sale e pepe q.b.
Procedimento
Da dove si parte? Semplicissimo: dal non buttare via la polpa residua che rimane sullo spremiagrumi (se la spremuta l’avete poi fatta!) oppure direttamente dall’arancia. Basta frullare l’agrume con un frullatore, cercando di ottenere un composto il più omogeneo possibile. Se il frutto sarà biologico possiamo pensare di frullarlo per intero, usando anche la buccia, comunque sempre ben lavata.
A questo punto versate e stendete con cura il frullato di arance su fogli di carta antiaderente o Drysilk e avviate l’essiccatore con il programma P4 o P3 se siete crudisti. I tempi consigliati per l’essiccazione variano tra le 8 e le 12 ore (ricordate sempre una manciata in più per il programma crudista).
Terminato tutto il processo, avrete ottenuto delle sottili sfoglie di arancia, croccanti e profumate. Potete ora spezzettarle con le mani e avrete subito delle golose chips per spuntini o merende (soprattutto se avevate aggiunto al frullato un po’ di granella di nocciole, cacao in polvere, cannella…) oppure potrete anche usarle come guarnizione per dolci o piatti speciali.
Ma noi ve ne proponiamo un altro uso, ancora più insolito ed originale: se lasciate reidratare la cialda per qualche minuto, sarete poi in grado di arrotolarla su se stessa e farcirla con olive verdi e nere, finocchio a piccoli pezzi e sottili fette di cipolla di Tropea. Potrete poi condirla con olio, sale e pepe a piacere e portarla in tavola come nuova versione della classica insalata di finocchi e arance, questa volta più stuzzicante nelle consistenze e nell’accostamento dato dal croccante della cialda e dalla morbidezza degli ingredienti freschi.
Con questo piatto tra le mani non vi sentite un po’ chef d’alta cucina?! 🙂
Buon appetito, con la vostra insalata di arance gourmet sana e gustosissima!
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
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Salve, è possibile essiccare le olive nere col vostro essiccatore? E se si avete qualche ricetta/procedura da suggerirmi? Grazie.
Ciao! Sì, abbiam visto fare anche le olive (non da noi personalmente). Solitamente vengono fatte a pezzettini e messe ad essiccare (sui 50 gradi). Alla fine o si conservano a pezzettini essiccati o vengono frullate per ottenere una polvere. Buona essiccazione e se le fai, facci sapere 🙂