Lisa Casali e i 5 prodotti essiccati da provare subito
Con entusiasmo e affetto accogliamo nuovamente Lisa Casali tra le pagine del nostro blog. Grazie Lisa per i tuoi consigli antispreco e le preziose idee salva-cena. Bentornata!
Oggi la nostra super ospite apre la sua rubrica mensile con un articolo tanto semplice quanto utile: i 5 fondamentali, i maipiùsenza dell’essiccazione. Così, per chi ci scopre per la prima volta e non sa da dove partire, per chi ha voglia di cose semplici, buone e genuine e per riscoprire tutti insieme quali meraviglie si possano creare anche dall’ingrediente più semplice. Solo con un soffio di vento in scatola 😉
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L’essiccazione ha moltissimi benefici, ma il modo migliore per scoprirli non è studiarli, bensì sperimentarli in prima persona attraverso i risultati, ovvero prodotti pronti all’uso estremamente versatili e a lunga conservazione.
5 prodotti essiccati in perfetto stile ecocucina:
Fragole
Le fragole sono uno dei simboli della primavera, quelle davvero buone si trovano per pochi mesi all’anno, come conservarne gusto e dolcezza per tutto l’anno? Affettatele sottilmente ed essiccatele fino a quando avranno perso l’umidità. Conservatele in un contenitore ermetico e gustatele al naturale, sul gelato o per completare un dessert, da aggiungere al muesli della colazione, nelle insalate e tutte le volte che volete aggiungere un po’ della loro dolcezza.
Tauro consiglia: programma P1 per circa 8 ore
Yogurt scaduto da 10 giorni
Vi è mai capitato di trovare un vasetto di yogurt scaduto in fondo al frigorifero? Se è scaduto da meno di 10 giorni si può ancora recuperare, magari non da gustare così ma da essiccare. Stendete lo yogurt su uno strato di carta da forno ed essiccate fino a quando diventerà una lastra croccante. Spezzettatelo e conservatelo in un vasetto ermetico. Usatelo per aggiungere una nota acidula e croccante a una zuppa, a un’insalata, a un dessert. Lo yogurt in scaglie si abbina bene a pesce, carni, verdure, frutta, praticamente a qualunque piatto.
Tauro consiglia: programma t4 per circa 10 ore
Cipolla
Se avete in casa da un po’ troppo tempo una retina di cipolle, forse è il momento giusto per utilizzarle prima che diventino inservibili. Sbucciatele, conservate la buccia per insaporire i brodi e affettate sottilmente le cipolle. Essiccatele fino a quando avranno completamente perso l’umidità e riponetele in un contenitore ermetico. Se preparate una zuppa o un condimento sarà sufficiente aggiungerne una manciata. Se state preparando un secondo di pesce o di carne fate saltare le cipolle con poco zucchero e acqua, in modo da caramellarle e rendere irresistibile il vostro piatto. Immergetele in una pastella e friggetele per dare invece un tocco dolce e croccante a un burger o uno spaghetto.
Tauro consiglia: programma P1 per circa 8 ore
Porri e cipollotti
Quando acquistiamo porri e cipollotti spesso finiamo con lo scartarne fino al 50%, ovvero tutte le parti verdi. Se non le usiamo subito tagliamole a striscioline ed essicchiamole completamente. Ci torneranno utili al naturale o disidratate per preparare soffritti, zuppe e brodi dal sapore unico.
Tauro consiglia: programma P2 per circa 8 ore
Funghi
Basta aggiungere una manciata di funghi secchi a un piatto per farne decollare il gusto. Meglio averne sempre una scorta in casa, perché quindi non autoprodurli tutte le volte che troviamo funghi freschi e di qualità? I funghi freschi deteriorano velocemente per cui se li avete acquistati e non siete certi di usarli subito essiccateli in modo da averli pronti quando servono. Il gusto dei funghi essiccando si concentra così come il profumo diventa più intenso. Affettateli sottilmente ed essiccateli fino a quando avranno perso l’umidità, conservateli chiusi ermeticamente e consumateli entro sei mesi. Il mio utilizzo preferito è frullandoli fino ad avere una polvere dal gusto così intenso da avere poteri magici su zuppe poco saporite o risotti un po’ annacquati.
Tauro consiglia: programma P2 per circa 12 ore
Essiccate a temperature comprese tra 40 e 60°, non abbiate fretta, un’essiccazione completa garantisce una lunga durata mentre se lasciate umidità residua dovrete comunque consumare i prodotti entro una settimana circa. Una volta essiccati tenete i vostri piccoli tesori lontani dal calore e dall’umidità e non perdeteli d’occhio. Una lunga conservazione non significa dimenticarsi della loro esistenza. Sono tesori da tenere sempre a portata di mano che possono salvarvi la cena in più di un’occasione. Buona sperimentazione.
Lisa Casali
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
Scopri i nostri prodotti
grazie, sto essiccando diverse specie vegetali, tra cui caki ed ora fragole. ma i porri… una delusione, ho provato ad usare le parti verdi essiccate e danno l’amaro ad impasti o zuppe!
Lisa ci ha detto che a lei non è ancora mai successo ma che sta riprovando per sicurezza e per capire come mai una simile eventualità si verifichi. Noi nel frattempo, per nostra esperienza, vi segnaliamo che spesso queste oscillazioni del gusto dipendono proprio dalla qualità e dal grado di maturazione del prodotto essiccato, ma ne sapremo di più appena Lisa avrà portato a termine i suoi esperimenti 😉
Buongiorno, Lisa ha fatto delle ulteriori prove e voleva comunicarle questo: “L’amarezza dei porri può dipendere dalla varietà e da un’eccessiva essiccazione. Ti suggerisco di non rinunciare e stemperarla con zucca, patate o altri ortaggi. L’amarezza è in realtà indice di proprietà disintossicanti e può donarci sfumature di gusto molto eleganti e raffinate, tutto sta nel corretto dosaggio. Spero di esserti stata utile. Lisca”
[…] spunto da un articolo sul blog di Tauro che parlava della possibilità di essiccare lo yogurt scaduto, ho deciso di provare ad essiccare il […]
Bentornata grande Lisca, è veramente una miniera di idee ed io la conosco bene. Sono molto contenta di ritrovarla qui e che abbia aggiunto ai suoi metodi di conservazione anche l’essiccazione. Spero di avere ancora tanti consigli.
posso essicare i chiodini?
Ciao Ronny,
dalle notizie che abbiamo noi i chiodini sono tossici da crudi, proprio per questo è necessario farli bollire ed essiccati poi non risultano un gran che… se ti iscrivi alla nostra community della #gentecheessicca (qui https://www.facebook.com/groups/129885180910211/), troverai un recentissimo post in cui si parlava proprio di chiodini e pioppini e di come trattarli! Buona essiccazione, in ogni caso 🙂
Buongiorno essiccatori! Sono una principiante e sto quindi facendo i primi esperimenti. Vorrei provare le fragole ma sul sito ho notato indicazioni piuttosto contrastanti. Mi spiego: la ricetta delle “fragole alla Berlenga “, sempre sullo stesso sito, suggerisce il programma P4 per dodici ore, quella sopra programma P1 per 8 ore. Sono programmi molto diversi come temperatura (ilP4 non supera i 30 gradi…..). Metttetevi nei panni di una novizia, che si fa? ???????? Grazie anticipatamente
Buongiorno Danila, il programma P4 in realtà lavora a 68 gradi ed è indicata per abbreviare un po’ i tempi dell’essiccazione… il P1 lavora a 55 gradi. Sono entrambi validi a questo scopo e i tempi di essiccazione dipendono poi anche dallo spessore delle fettine di prodotto che si mettono ad essiccare. Faccia una prova, alla fine le temperature fanno la differenza ma la fanno anche la qualità del prodotto, lo spessore, l’umidità dell’ambiente…