Vallescuria ci insegna ad essiccare lo zafferano
Così a spanne siamo ancora in tempo. Il periodo caldo, anzi bollente (aveste sentito quante telefonate, quante mail, quante richieste in queste settimane!) dello zafferano volge ormai al termine, ma non tutto il raccolto è concluso e probabilmente qualcuno tra voi deve ancora terminare di essiccare il prezioso fiorellino viola per conservarlo e rivenderlo al momento opportuno.
Ci rivolgiamo infatti ai coltivatori e produttori diretti di zafferano, una pianta che in natura, fatta come la conosciamo noi, non esisterebbe nemmeno. Ottenuto a partire da una pianta originaria dell’isola di Creta tramite una selezione artificiale messa in atto dall’uomo per migliorare la produzione degli stimmi, lo zafferano è sterile, cioè incapace di generare semi fertili: la sua riproduzione è possibile solo per clonazione del bulbo madre e la sua esistenza dipende direttamente e inscindibilmente dall’intervento e dalla coltivazione dell’uomo.
Un’altra caratteristica particolare dello zafferano è la sua delicatezza. Come tutte le piante aromatiche e i fiori, ma forse ancor più di altri, lo zafferano teme le alte temperature, gli sbalzi repentini e in generale tutte le alterazioni troppo violente del suo stato naturale. Ecco perché è davvero molto facile rovinare un raccolto di questa splendida pianta, che se trattata correttamente può invece portare grande guadagno e anche tantissima soddisfazione a chi l’ha cresciuta e curata.
Per imparare a lavorare al meglio con lo zafferano, insomma, non ci si può davvero improvvisare esperti, ed è per questa ragione che abbiamo attivato una bellissima collaborazione con gli amici del portale Orto da Coltivare (tranquilli, ve ne parleremo più diffusamente nelle prossime settimane e ve li presenteremo per bene), che si occupano anche del sito Zafferanovallescuria.it (dove troverete l’articolo completo che qui vi riportiamo in parte) e che con questa pianta ci lavorano davvero da mattina a sera.
Quindi: come si essicca lo zafferano?
La raccolta: abbiamo scoperto, leggendo i post degli amici di Zafferanovallescuria.it, che lo zafferano si coglie all’alba. E che poi va trattato immediatamente, perché l’essiccazione deve avvenire lo stesso giorno della raccolta, per garantire che aroma, colore e profumi permangano inalterati, al loro meglio. I pistilli quindi vanno separati immediatamente e disposti al più presto nei cestelli del vostro essiccatore.
L’essiccazione: nel loro articolo, Zafferanovallescuria.it spiega diffusamente tutte le tecniche, più o meno professionali, con cui si può essiccare lo zafferano. Passando attraverso la stufa e il forno di casa, gli essiccatori a flusso verticale e l’aria aperta, arrivano alla conclusione (scusateci se un pochino ci ingrassiamo per l’orgoglio) che l’essiccazione con Biosec sia quella che garantisce la qualità migliore e il risultato più professionale del prodotto finito. Perché? Per il flusso orizzontale, per la temperatura che può mantenersi delicata proprio grazie all’omogeneità dell’aria, per le regolazioni elettroniche, perché è facile da pulire… insomma, con un essiccatore di questo genere sanno di poter dormire sonni sicuri.
Tempi e temperature: lo zafferano ama essere essiccato a temperature basse, per questa ragione abbiamo creato il programma P3-BioCrudista, adatto anche a erbe aromatiche, piante officinali e fiori. Questo programma non supera mai i 40° di temperatura dell’aria (il che significa che il prodotto rimane sensibilmente al di sotto di tale soglia), e attiva una ventilazione delicata, rispettosa dei prodotti leggeri come i pistilli. I tempi di essiccazione variano in modo sensibile a seconda di diverse specifiche, tra cui per esempio temperatura e umidità dell’ambiente. In ogni caso, di solito si parla di un range compreso tra le 2 e le 5 ore.
Ovviamente l’essiccazione dello zafferano richiede l’uso di fogli antiaderenti o carta forno con cui ricoprire il fondo del cestello, per evitare che il prodotto cada attraverso i fori.
Vi abbiamo incuriositi? Allora vi invitiamo a visitare il sito Zafferanovallescuria.it che allo zafferano è interamente dedicato! Troverete consigli, trucchi, spunti, modalità d’uso e istruzioni pratiche per la coltivazione e la conservazione di questo profumatissimo oro alimentare.
Noi invece torniamo a brevissimo per raccontarvi altre curiosità sulla pianta e sul simpaticissimo staff di Orto da Coltivare e Zafferanovallescuria.it!
* tutte le immagini pubblicate in questo articolo sono di proprietà di Zafferanovallescuria.it e sono utilizzate dietro sua gentile concessione.
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