“Expedition food” essiccato per la spedizione “Arctic Extreme”
Il nostro ultra runner Stefano Gregoretti è tornato dalla sua spedizione attraverso tre regioni distinte dell’Artico canadese, dove si è nutrito anche con cibo essiccato per sforzi fisici intensi. Le ha sfidate di corsa, sugli sci e sulla fat bike, l’avventura è stata straordinaria e ora, recuperate le forze (ma non si è fermato, che non crediate!!), è pronto a raccontarci cosa mangiavano tra i ghiacci, stremati dalla fatica e dalle condizioni atmosferiche ma sempre incantati dalla natura incontaminata e potente che li ha accompagnati durante tutta la spedizione.
E come sostiene Stefano “quando l’alternativa non esiste puoi solo attingere al tuo 110%. È lì che oltrepassiamo il nostro limite”. Dobbiamo ammettere che è così, nel piccolo e nel grande. Quindi grazie al nostro ultra runner, che oltre che di avventura, ci sta parlando anche di sani atteggiamenti verso la vita, anche quella di tutti i giorni!
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Durante l’ultima spedizione Artica, le basse temperature raggiunte hanno aumentato considerevolmente il dispendio calorico oltre allo sforzo fisico.
I mesi prima della partenza la dieta è stata modificata aumentando il consumo di grassi per un totale di circa 60% sul totale calorico e per abituare il corpo al loro utilizzo. Una volta in loco naturalmente i grassi utilizzati erano di origine vegetale e di prima qualità fra cui: olio d’oliva evo, burro d’arachidi, burro e olio di cocco. Quest’ultimo gioca un ruolo importantissimo perché essendo un trigliceride a catena media, viene subito utilizzato dalle fibre muscolari, proprio come se fosse un carboidrato.
I due pasti principali di cibo essiccato per sforzi fisici intensi venivano così preparati:
Ingredienti
- Miso disidratato (si può comprare già in pasta umida ed essiccare senza dover passare per il processo di fermentazione). P5 per 16 ore circa. Un cucchiaio di polvere in acqua calda ma non bollente apporta sali e tutti gli aminoacidi essenziali
- olio di cocco in cubi (punto di fusione dell’olio di cocco 24°C, per cui si preparano prima a casa le mini dosi facendole congelare nelle vaschette per il freezer
- riso basmati (cotto in acqua, scolato e poi essiccato) P5 per 16 ore circa
- un caspo di spinaci, mezzo peperone, mezza cipolla a cubetti e uno spicchi d’aglio, il tutto sminuzzato ed essiccato (P2 per 12 ore circa)
- strisce di carne o pesce secco (P4 per 12 ore circa).
Procedimento
Riempire una bowl per metà con acqua calda ma non bollente, per far sciogliere il miso disidratato senza ucciderne i fermenti. Aggiungere poi tutte le verdure disidratate, 2 cubi di olio di cocco e 3 cubi di burro di arachidi. Aggiungere il riso essiccato. Chiudere il coperchio e aspettare 10 minuti per la reidratazione. Aggiungere acqua bollente fino a volume e gli sfilacci di carne essiccata.
Note
Questo pasto semplice apporta tante calorie dovute ai grassi, sali, fibre, carboidrati e le proprietà antibatteriche di aglio e cipolla, utilissime per combattere le infiammazioni delle vie respiratorie che potrebbero accadere respirando a temperature anche di 50° sotto zero.
Inoltre, vista la quantità di acqua necessaria alla preparazione, aiuta a reidratare il corpo dopo gli sforzi sostenuti durante il giorno.
Sperando di avervi interessato ed incuriosito, vi aspetto il prossimo mese per un’altra originale ricetta!
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