La curcuma, le sue proprietà e i modi errati di utilizzarla: il “golden milk” potenziato!
Conoscete la polvere essiccata per golden milk? O qualche rimedio per i primi malanni autunnali? Possiamo crearci degli immunostimolanti e rimedi casalinghi, da rendere conservabili con l’uso dell’essiccatore. Così sapremo sempre quando li abbiamo preparati e che le loro proprietà saranno ottimali nei primi mesi d’uso. Curcuma, zenzero, limone… spezie molto affascinanti e dai mille usi. Vediamo come impiegarle al meglio con l’aiuto di Sara Cargnello e dei suoi ben accetti consigli!
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La vostra domanda
Una mamma, dando voce a migliaia di altre, ci racconta che come ogni anno, con l’inizio della scuola e l’arrivo dell’autunno, i suoi bambini si ammalano e di conseguenza anche lei. Tende a soffrire di frequenti raffreddamenti, con tosse e mal di gola, che le rovinano puntualmente la stagione invernale.
Gli sciroppi in genere la aiutano ben poco. Chiede se c’è qualche rimedio naturale ed efficace per affrontare questo eterno problema.
La risposta di Sara Cargnello
Il rimedio esiste, e la medicina ayurvedica lo conosce da millenni. Si chiama golden milk e sfrutta principalmente le proprietà della curcuma.
La curcuma è una radice dall’intenso color giallo, utilizzata da sempre nella medicina orientale. Da relativamente poco tempo è entrata a far parte anche delle abitudini alimentari occidentali ed ha conquistato una grande fama. Io ne venni a conoscenza negli anni ‘80 quando la si poteva trovare nei negozi equosolidali e veniva chiamata “lo zafferano indiano”.
Molto più economica dello zafferano nostrano, la acquistavo per dare colore ai miei primi piatti etnici, totalmente ignara delle sue numerose virtù. Oggi invece potremmo dire che il suo utilizzo è di gran moda dalle nostre parti. Per dare un aspetto “salutistico” a qualunque prodotto, anche il meno salutare, basta aggiungervi la curcuma ed è fatta: succhi alla curcuma, pasta alla curcuma, biscotti alla curcuma e via dicendo.
Questa spezia è altamente antinfiammatoria, ma svolge anche un’importante funzione depurativa ed è un noto elemento antiossidante, digestivo. antibatterico, antistaminico, immunostimolante, seboregolatore, lenitivo e protettore cardiovascolare.
Alcuni studi addirittura riportano che potrebbe essere di aiuto in malattie come l’Alzehimer. Insomma, un vero e proprio portento per il nostro organismo!
Tuttavia, aggiungere curcuma ad ogni piatto un po’ a caso non è il modo migliore e più efficace di assumerla ed ora spiegherò la ragione.
Una mia amica e cuoca indiana, in visita in Italia qualche mese fa, durante un corso di cucina ci sgridò seriamente per l’uso sconsiderato della curcuma fatto in occidente.
La medicina ayurvedica infatti utilizza questa pianta in modalità ben precise e nello specifico utilizza il “latte d’oro” come rimedio d’eccellenza. La curcuma non andrebbe mai utilizzata a freddo e con cibi freddi, ad esempio. Inoltre la curcuma ha una biodisponibilità molto bassa quando è consumata da sola. In parole povere significa che il corpo ha difficoltà ad assimilarla e quindi vanno perduti tutti i meravigliosi benefici per la salute. Molti ricercatori infatti stanno sviluppando il metodo migliore per assimilare i principi attivi della curcuma (la cosiddetta curcumina).
Gli Indiani, che pare si ammalino di Alzheimer in misura minore rispetto ad altre popolazioni, utilizzano spessissimo la curcuma nel loro piatti, nelle miscele per il curry. I curry indiani infatti contengono curcuma, pepe e sono cotti nell’olio. Il pepe nero ed una forma di grasso alimentare aumentano infatti la biodisponibilità della curcuma, cosi come il calore. Per questo motivo, la curcuma funziona se mescolata con un latte tiepido e non sciolta in un tè acquoso, nello yogurt freddo o una volta tanto nell’insalata.
Nel rimedio che propongo, assieme alla curcuma troviamo lo zenzero. La radice o il fusto sotterraneo (rizoma) della pianta di zenzero può essere consumato fresco, in polvere, essiccato come una spezia, sotto forma di olio o come succo. Lo zenzero fa parte della famiglia delle Zingiberaceae, insieme al cardamomo e alla curcuma. Viene comunemente prodotto in India, Giamaica, Fiji, Indonesia e Australia. Possibili benefici dello zenzero per la salute comprendono la riduzione di nausea, dolore e infiammazione. È diaforetico, il che significa che promuove la sudorazione, lavorando per riscaldare il corpo dall’interno. Alla miscela aggiungerò anche del pepe nero, per le ragioni suddette e della scorza di limone.
La buccia di limone, che solitamente viene scartata, ha moltissime proprietà: anticolesterolo, è ricca di flavonoidi e vitamina C, è un aiuto antinfiammatorio in più alla nostra miscela, oltre a donare un buonissimo sapore alla preparazione.
Preparare da noi la miscela ci garantisce la sua freschezza e quindi una migliore attività degli ingredienti.
Acquistare le spezie già essiccate è comunque possibile, ovviamente biologiche, ma potrebbero essere più vecchie di un anno e quindi potrebbero avere una minore funzione antinfiammatoria rispetto a quelle che prepariamo in casa e che avremo l’accortezza di consumare nell’arco della stagione fredda.
Ecco dunque la ricetta del “golden milk potenziato“:
Ingredienti
- qualche radice fresca di curcuma
- qualche radice fresca di zenzero
- un cucchiaino di grani di pepe
- scorze di limone a piacere
Lavare con cura le radici e le bucce di limone, tagliare il tutto a pezzettoni e far essiccare per circa 10 ore (io ho usato il programma t4) su cestello protetto da foglio Drysilk.
Ad essiccazione completa, tritare e polverizzare il mix e conservare il tutto in un vasetto di vetro in luogo buio. In questa fase aiuta molto avere un mixer abbastanza potente per riuscire a polverizzare le radici di zenzero e curcuma essiccate. Se il vostro non è cosi potente, potete tritare le radici fresche ed essiccarle sminuzzate, per poi facilitare la macinazione da secche.
Per preparare il golden milk:
1 tazza di latte (mandorla o soia vanno bene poiché contengono dei grassi)
1 cucchiaino di miscela per golden milk
Scalda il latte in un pentolino, senza farlo bollire. Aggiungi la miscela e mescola con cura. Siediti e goditi la tua bevanda antidolorifica, anti-infiammatoria, rilassante e profumata appena prima di andare a dormire. Attenzione a non bere niente altro successivamente, cosicché l’azione della curcuma non venga “lavata” via da altri liquidi nel tratto orofaringeo.
Ripeti la cura ogni sera per 4 giorni: dovresti trovare un certo beneficio nel trattamento della tosse e del catarro.
Disclaimer: ci teniamo a sottolineare che le informazioni che troverete all’interno degli articoli relativi a questa rubrica non vogliono in nessun modo sostituire il parere del medico, ma sono semplicemente il frutto dell’esperienza personale e professionale dell’autrice della rubrica in questione.
Noi li pubblichiamo sotto forma di consigli o buone pratiche a cui attingere in un quadro di benessere generale.
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