L’importanza dell’alimentazione per un pelo bello e sano
Sardine essiccate per integrare omega-3 nella dieta dei nostri animali domestici!
Quando accarezziamo i nostri cuccioli è un piacere sentire il loro pelo morbido e liscio. Osserviamone sempre eventuali cambiamenti perché potrebbero essere sintomo di qualche carenza alimentare o malessere di altro tipo. In questo articolo la Veterinaria Nutrizionista Giada Morelli ci illustra l’importanza di omega-3 e omega-6 nella dieta di cani e gatti e ha preparato una semplice ricetta, molto utile per integrarli in maniera semplice.
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La prima cosa che notiamo in cani e gatti ben nutriti e in piena salute è un pelo folto, morbido e lucente. Un mantello sano è indubbiamente importante per una questione estetica, ma ancora di più perché deve svolgere in maniera ottimale le funzioni di protezione e di termoregolazione: i peli dei nostri animali creano uno strato d’aria a temperatura costante che isola il corpo dall’ambiente esterno, proteggendoli sia dal freddo che dal caldo (per questo è importante non tosare cani e gatti in estate!). Per mantenerlo dunque bello e funzionale, sono necessarie una pulizia regolare e una dieta adeguata.
Per quanto riguarda la cura dell’animale, il manto andrebbe spazzolato periodicamente per rimuovere il pelo morto ed evitare la formazione di nodi che accumulano lo sporco e la polvere. I lavaggi andrebbero effettuati con prodotti specifici delicati e limitati ai casi in cui è strettamente necessario (ad esempio se l’animale si sporca o se emana un cattivo odore). Un uso troppo frequente dello shampoo rischia infatti di irritare la cute e di farci ottenere dei risultati opposti a quelli desiderati (per questo si può chiedere un consiglio al proprio Medico Veterinario che conosce bene l’animale e le sue esigenze).
In merito all’alimentazione, invece, la regola imprescindibile è quella di somministrare un mangime di buona qualità o una dieta casalinga accuratamente bilanciata da un Medico Veterinario Nutrizionista. Un mantello rado e opaco, infatti, potrebbe essere la conseguenza di una dieta carente dei nutrienti che contribuiscono alla formazione e alla strutturazione del pelo stesso all’interno del follicolo (soprattutto proteine, lipidi, vitamine, minerali come zinco e rame). In particolare, uno scarso apporto di acidi grassi essenziali può causare prurito, cute secca e squamosa, arrossamenti e perdita del pelo.
Gli acidi grassi più noti per le loro proprietà benefiche per la cute sono i cosiddetti “omega-3” e “omega-6”. Gli omega-3 sono naturalmente presenti nella componente lipidica di alcuni vegetali (semi di lino) e di alcuni pesci (salmone, sgombro, sardina), mentre gli omega-6 costituiscono una parte importante di determinati oli vegetali (olio di mais e di girasole).
Nei mangimi per cani e gatti – solitamente – gli omega-6 sono presenti in abbondanti quantità e gli omega-3 variano in base alla tipologia e alla qualità del prodotto (bisogna fare attenzione, non tutti i mangimi a base di pesce sono sempre ricchi di omega-3!), per cui bisogna sempre controllare l’etichetta e verificare i quantitativi eventualmente riportati fra i componenti analitici. Il Medico Veterinario Nutrizionista, invece, nella formulazione di una dieta casalinga include le fonti di omega-6 e omega-3 più appropriate e ne prescrive il quantitativo giornaliero sulla base dei fabbisogni nutrizionali specifici dell’animale.
Se vogliamo migliorare la salute cutanea e la lucentezza del pelo del nostro cane o gatto, a seconda delle sue esigenze il Medico Veterinario Nutrizionista ci potrà:
- proporre un mangime apposito;
- aiutare a bilanciare la dieta;
- consigliare degli integratori a base di omega-3, omega-6 e altri nutrienti specifici.
Se riteniamo che cute e pelo non siano sufficientemente in salute e che la condizione non migliori nonostante una corretta alimentazione, è opportuno rivolgersi a un Medico Veterinario per verificare che non ci siano patologie scatenanti o concomitanti, poiché la condizione del mantello non potrebbe comunque migliorare finché il problema che sta alla base del cattivo stato di salute dell’animale non viene contrastato (come possono essere parassitosi, squilibri ormonali, disturbi digestivi e altri problemi metabolici).
A proposito di pesce e omega-3… qual è il modo più semplice e naturale per arricchire la dieta del nostro animale di nutrienti benefici per la cute e per il pelo?
Ecco la ricetta:
Sardine essiccate
Ingredienti
- sardine fresche
La sardina è un pesce molto apprezzato dai nostri amici a quattro zampe e ha anche il vantaggio di essere molto economica! Una volta essiccate, le sardine possono diventare dei gustosi e salutari snack fuoripasto.
Procedimento
Procurarsi le sardine fresche.
1) Tagliare la testa, aprire a metà il pesce e togliere la lisca. In alternativa, chiedere alla propria pescheria di fiducia di fornirci il pesce già sfilettato.
2) Riporre le fettine sopra alla retina antiaderente, facendo attenzione a lasciare spazio fra l’una e l’altra.
3) Far essiccare con il programma carne (P4) a 68°C per 7-8 ore (o proseguire ulteriormente fino alla consistenza desiderata).
4) Utilizzare come snack.
Attenzione (1)
Il pesce durante l’essiccazione produce molto odore, per cui durante il processo è consigliabile riporre l’essiccatore all’esterno o in un luogo arieggiato e non abitualmente frequentato.
Attenzione (2)
Una volta raffreddato, il pesce essiccato va conservato in un luogo fresco e asciutto, in un barattolo di vetro chiuso ermeticamente o in sacchetti di plastica con la zip apposita per non far passare aria, non in frigorifero perché la condensa può farlo andare a male in breve tempo. Può altrimenti essere messo sottovuoto e conservato in frigo e in freezer per non più di un paio di mesi.
Attenzione (3)
Prima di somministrare le sardine, accertarsi che il proprio cane o gatto non sia intollerante o allergico a quel tipo di pesce (si può chiedere un consiglio al proprio Medico Veterinario).
Il parassita Anisakis non rappresenta un rischio quando essicchiamo il pesce!
Le specie ittiche maggiormente parassitate dalle larve del genere Anisakis sono: pesce sciabola, suro, lanzardo, sgombro, merluzzo, alice, triglia, cefalo, sardina.
Gli esperti assicurano che il calore devitalizza le larve e diversi studi hanno dimostrato che un prodotto ittico sottoposto a temperature superiori a 60 °C per pochi minuti minuto è sicuro.
Se invece il pesce è destinato a essere consumato crudo, oppure è stato sottoposto a dei trattamenti non sufficienti a uccidere il parassita (ovvero marinatura, salagione e affumicamento), allora è consigliabile un periodo preventivo di abbattimento nel congelatore domestico a -18°C per almeno 96 ore.
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